Valutazione, addio ai giudizi descrittivi alla primaria, Valditara: ‘Basta con le definizioni incomprensibili’

Dal prossimo anno scolastico addio ai giudizi descrittivi, alla primaria si tornerà ai giudizi tradizionali che vanno da ottimo a insufficiente. Questa settimana la Commissione Istruzione al Senato si riunirà per dare il primo via libera al disegno di legge sulla revisione del voto in condotta che prevede un emendamento che vuole cancellare la “riforma Azzolina” ma senza tornare al voto numerico della ministra Gelmini. I docenti dovranno dunque rivedere il proprio modo di valutare gli alunni e di documentarne gli esiti degli apprendimenti, anche se per capire in che modo si dovrà attenere l’ordinanza ministeriale. “Basta con le definizioni incomprensibili” ha annunciato a Il Messaggero il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

“Innanzitutto cambieremo il sistema di valutazione alla scuola primaria. Basta con le definizioni incomprensibili tipo ‘avanzato’, ‘intermedio’, ‘base’, ‘in via di prima acquisizione’ – ha continuato il ministro -. Al di là del giudizio analitico, vogliamo che alle elementari le valutazioni siano chiare, semplici: ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente”.

Nel dettaglio l’emendamento prevede che “A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti. Le modalità della valutazione di cui al primo e al secondo periodo sono definite con ordinanza del Ministro dell’istruzione e del merito.” Abrogato il comma 2 bis dell’articolo 1 del DL 22/2020: “La valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della scuola primaria, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle indicazioni nazionali per il curricolo è espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento, secondo termini e modalità definiti con ordinanza del Ministro dell’istruzione”.

L’obiettivo del governo è quello di semplificare il processo valutativo nelle scuole di ogni ordine e grado rendendolo più chiaro e immediato anche per le famiglie. Tra le novità l’obbligatorietà delle valutazioni nel primo quadrimestre per le scuole di ogni ordine e grado, visto che molte hanno l’abitudine di omettere la valutazione di questo periodo. Previste inoltre conseguenze più severe per gli studenti che manifestano comportamenti scorretti e percorsi di cittadinanza attiva per chi viene sospeso. Per i ragazzi delle scuole superiori con valutazioni “borderline” in condotta, la promozione sarà legata alla realizzazione di un elaborato critico. Situazioni di grave inadeguatezza comportamentale potrebbero precludere la promozione o l’ammissione agli esami di Stato. 

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