Una cura da cavallo per il MIUR?

Di fronte a questo stato di cose, il ministro Moratti non sta con le mani in mano e sta studiando drastiche misure di contenimento per rientrare nei conti previsti. Gli uffici ministeriali sono impegnati nella ricerca di possibili fonti di risparmio. Quali? Stando a indiscrezioni giornalistiche non smentite (“Il Sole24 ore” di domenica 30 giugno) e ad altre fonti di informazione, le aree sulle quali è stata appuntata l’attenzione potrebbero riguardare uno sfoltimento delle norme che consentono l’utilizzazione del personale in posti diversi dall’insegnamento, la revisione dei criteri di istituzione dei posti per gli insegnanti di sostegno, la riconversione professionale degli oltre 10 mila insegnanti in soprannumero (in particolare di educazione tecnica e di educazione fisica), la riduzione dei progetti per il miglioramento dell’offerta formativa delle scuole, la contrazione del numero degli specialisti per l’insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare (altri 10 mila), il possibile ritorno al maestro al unico.
Tentiamo un’analisi delle principali situazioni, anche per valutare gli effettivi margini di intervento.