Un po’ di riforma per settembre/1

Dopo mesi di stallo, si muove finalmente qualcosa sul fronte della riforma della scuola.
Niente di avvicinabile all’attuazione già da settembre, più volte annunciata dal ministro Moratti e dal sottosegretario Aprea dopo l’approvazione della legge 53, ma pur sempre qualcosa. Del resto la verifica di governo ha dato segnale verde all’avvio, sia pure “graduale”, della riforma.
Messa nel cassetto per il momento la bozza del primo decreto attuativo, che avrà tempi di perfezionamento più distesi, il ministero tenta la strada alternativa di un progetto nazionale per le prime due classi della scuola primaria, incentrato sull’alfabetizzazione informatica e della lingua inglese.
Né attuazione né sperimentazione. Il piano di innovazione sembrerebbe avere due obiettivi: dare continuità alla sperimentazione dello scorso anno e aprire finalmente un dialogo e un confronto con la scuola, le famiglie e i soggetti del territorio, dopo la stagione della blindatura in Parlamento della legge.