Un ottalogo dell’APEF

Più autonomia per le scuole, piani di studio più flessibili, ma soprattutto valorizzazione e diversificazione delle figure degli insegnanti. L’APEF (Associazione Professionale Europa Formazione, www.apefassociazione.it), l’organizzazione fondata nel 2000 da Sandro Gigliotti e attualmente guidata da Paola Tonna, riassume in un documento inviato ai partiti i suoi “otto punti obbligati per la nuova legislatura“.

Primo: potenziare e sostenere tutte le prerogative di tipo giuridico-organizzativo che realizzano l’autonomia didattica, organizzativa e finanziaria degli istituti;
Secondo: costruire una leadership professionale dei docenti attraverso la definizione di ruoli professionali distinti, legati alle funzioni più complesse proprie della scuola autonoma;
Terzo: definire per legge un nuovo stato giuridico degli insegnanti che preveda livelli di carriera da conseguire a domanda e su contingenti programmati, sia attraverso una formazione in servizio universitaria che mediante la valutazione per merito dei titoli e delle competenze professionali acquisite sul campo;
Quarto: realizzare per legge un’area di contrattazione specifica per gli insegnanti, nell’ambito del comparto scuola, analogamente a come avviene per tutti gli altri laureati del pubblico impiego.
Quinto: portare rapidamente a compimento la riforma degli organi collegiali di governo della scuola attraverso una normativa coerente con le innovazioni introdotte con l’autonomia;
Sesto: ridimensionare il ruolo delle RSU d’istituto, che inglobano materie che sono di competenza degli organi professionali della scuola, con il risultato di ridurre sempre più l’autorevolezza dei docenti come corpo professionale;
Settimo: dare una rappresentanza professionale agli insegnanti, praticamente inesistente perché surrogata in tutte le sue funzioni dai sindacati di comparto;
Ottavo: portare a compimento un percorso coerente di formazione iniziale specifica degli insegnanti in ambito universitario, così come è stato ipotizzato nei principi della legge 53/03 e ponendo termine ai concorsi riservati e alle sanatorie.

Per sostenere questo suo programma l’APEF intende consolidare la collaborazione, già avviata da qualche tempo, con l’ANP, l’associazione dei dirigenti scolastici che in questi anni si è parallelamente aperta alle “alte professionalità” docenti, che l’APEF intende rappresentare sul piano professionale.