Un ostacolo costituzionale sul cammino della riforma

Sul cammino della riforma del sistema di istruzione c’è una mina vagante, costituita dal nuovo articolo 117 della Costituzione (Il nuovo Art. 117 della Costituzione), il quale affida alle Regioni la potestà legislativa, cioè il diritto-dovere di emanare leggi, sulle materie di legislazione cosiddetta concorrente.
E l’istruzione rientra proprio nelle materie di legislazione concorrente, mentre in materia di norme generali sull’istruzione la competenza è in esclusiva dello Stato.
Cosa potrà accadere, dunque? Nell’immediato, probabilmente nulla: per il disegno di legge di riforma problemi non dovrebbero essercene – se non di natura politica – trattandosi di una norma quadro che contiene appunto principi di carattere generale, di competenza esclusiva, quindi, dello Stato: sarà il Parlamento, infatti, ad approvare la legge.
Quando invece si metterà mano ai decreti legislativi di attuazione previsti dalla legge delega nei 24 mesi successivi all’approvazione della legge, sorgerà un problema più complesso.
Cerchiamo di metterlo a fuoco: se i contenuti di quei decreti di attuazione non venissero considerati come norma di carattere generale per l’istruzione (rientrando quindi nella competenza concorrente di Stato e Regioni), vi sarebbe la necessità, per questi due soggetti, non solo di concordare i contenuti, ma anche di passare la mano alle Regioni perché legiferino in materia (ciascuna in modo proprio).
Ed ecco la prima conseguenza: governo e ministero dell’Istruzione verrebbero esclusi dalla potestà legislativa delegata dalla norma quadro e avrebbero solamente un ruolo concorrente nel definirne i contenuti. Possibile che questo accada? Alla fine dell’iter di approvazione della legge, chi avrà effettivamente potestà legislativa sull’istruzione? Lo Stato o le Regioni?
Si tratta di un nodo costituzionale non da poco, che prima di essere eventualmente sciolto, procurerà certamente problemi interpretativi, istituzionali e politici di notevole portata. E il cammino di attuazione della nuova riforma scolastica potrebbe diventare lungo e tormentato.