UdS: un modulo per non pagare i contributi volontari

Durante l’incontro di oggi tra il Forum delle associazioni studentesche più rappresentative e il ministro Profumo l’Unione degli Studenti (UdS) ha insistito sulla “necessità impellente di una legge nazionale sul diritto allo studio” e su altre misure idonee a “tagliare i costi della scuola tramite agevolazioni sul costo dei trasporti, miglioramento e maggiore diffusione della carta studenti nazionale Iostudio, e il taglio dei costi dei libri di testo, valorizzando esperienze come quelle del comodato d’uso nelle scuole”.

Parallelamente, attraverso una dichiarazione del suo responsabile Diritto allo Studio Roberto Campanelli, l’UdS ha anche annunciato l’avvio di una campagna capillare di informazione sulla questione dei contributi ‘volontari’ richiesti dalle scuole alle famiglie. Nelle scuole, ha detto Campanelli, “si fa un gran caos nel comunicare la richiesta di questo tipo di contributo, spacciandolo alle volte per tasse, alle volte per obbligatorio, fino a raggiungere eccessi ed abusi come casi in cui studenti sono stati minacciati di non poter andare in gita o iscriversi all’anno scolastico successivo se non avessero pagato il contributo”, a volte superiore ai 300 euro.

Perciò l’UdS ha predisposto “un modulo vertenziale per non pagare il contributo, con un apposito sportello SOS in caso di abusi e negazione di diritti per gli studenti”.

La presa di posizione dell’UdS rischia peraltro di aggravare le già notevoli difficoltà di molte scuole, soprattutto se l’invito a smettere di pagare i contributi fosse accolto in modo generalizzato, e non soltanto dalle famiglie economicamente disagiate.