Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Premio Equità in educazione. Premiati i vincitori

Si sono conclusi con la proclamazione dei vincitori i lavori della commissione di valutazione del Premio “Equità in educazione”,  istituito per iniziativa del prof. Orazio Niceforo  con l’obiettivo di stimolare l’impegno di giovani ricercatori (fino a 38 anni) sul tema dell’equità educativa con particolare riguardo alle modalità con le quali possano essere migliorate le chances di successo dei giovani “capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi”, come prevede la Costituzione italiana.

L’iniziativa è stata progettata dal prof. Niceforo d’intesa con i professori Luciano Benadusi, direttore della rivista “Scuola democratica”, che al tema “Educazione e giustizia sociale” ha dedicato la sua Terza Conferenza internazionale (Cagliari, 3-6 giugno 2014), e Donatella Palomba, docente di Educazione comparata nell’Università di Roma Tor Vergata, già presidente della CESE (Comparative Education Society in Europe).

La commissione di valutazione delle opere pervenute, formata da Niceforo, Benadusi e Palomba, ha deciso all’unanimità di assegnare i premi per l’anno 2024 ai seguenti autori (in ordine alfabetico):

BOZZETTI Alessandro, Oltre la selezione scolastica. I giovani di origine straniera all’Università di Bologna, Bononia University Press, Bologna, 2021 (testo consultabile online).

CANGIANO Ciro, Gli ultimi arrivati. I giovani delle classi popolari nell’università di massa (Franco Angeli, collana Sociologia, Milano, 2023).

ROMANO Myria, “La pedagogia di Makarenko al carcere Due Palazzi di Padova”, tesi di laurea magistrale (Università di Padova, relatrice Carla Callegari, A.A. 2023-2024).

Il lavoro di Alessandro Bozzetti è un’accurata ricerca sociologica, realizzata con approccio e strumenti di carattere sia quantitativo (537 questionari) sia qualitativo (30 interviste semi-strutturate), sugli studenti di origine straniera di prima e soprattutto seconda generazione iscritti all’Università di Bologna (in tutto circa 7.800 tra il 2015 e il 2016). Interessante l’ipotesi/proposta di classificazione di tali studenti in quattro diverse tipologie: indirizzati (quelli con background economico e culturale elevato), accompagnati (coloro che fruiscono di un supporto morale alle loro autonome scelte), razionali (che perseguono i loro obiettivi anche senza supporto familiare) e idealisti (che seguono i loro interessi a dispetto di difficoltà economiche e contrasti familiari).

Il volume di Ciro Cangiano è il frutto di una attenta indagine sociologica, di taglio qualitativo, sui giovani delle classi sociali svantaggiate che approdano all’università di massa. Interessante ed efficace l’applicazione del metodo etnografico ai quindici studi di caso degli studenti intervistati. L’approccio dell’autore è fondamentalmente bourdieusiano. Tuttavia, pur restando lontana da una reale “democratizzazione qualitativa”, l’università italiana di massa di oggi offre a una minoranza di giovani svantaggiati, ma motivati, spazi di espressione e affermazione della propria agency.

La tesi di laurea magistrale di Myriam Romano è un originale esercizio di applicazione e verifica del modello pedagogico di Makarenko e della sua attualità nel contesto del carcere “Due Palazzi” di Padova. La dichiarata condivisione delle idee e in qualche misura anche degli ideali politico-sociali dello studioso russo viene sottoposta, in questo lavoro, a un puntuale riscontro fattuale attraverso interviste in profondità e focus group realizzati con cinque detenuti che scontano pene superiori ai 10 anni iscritti al Polo universitario del carcere. Il sottotitolo della tesi (“Per una rieducazione comunitaria”) riflette la forte motivazione dell’autrice per l’attività, da lei stessa svolta, di rivalorizzazione culturale e reinserimento sociale dei detenuti.

La commissione ha altresì espresso apprezzamento per un altro dei lavori pervenuti, la tesi magistrale della dott.sa CONTE Lisa, intitolata “L’esperienza universitaria al carcere Due Palazzi: come lo studio contribuisce alla realizzazione del principio rieducativo della pena”, anch’essa presentata presso l’Università di Padova (relatrice Sara Serbati, A.A. 2022-2023). (O.N.)

Forgot Password