Tutor: un parto difficile

Chi sperava che l’incontro del ministro Moratti con la delegazione sindacale di giovedì 23 settembre presso il ministero dell’istruzione desse risultati decisivi sulla travagliata questione del tutor, è rimasto deluso. Dai resoconti emerge un esito poco più che interlocutorio, anche se di prospettive aperte.
Il ministro ha parlato di applicazione della funzione tutoriale flessibile e graduale, facendo intendere che, per quest’anno, il passo della riforma sarà complessivamente cauto, esplorativo e “sperimentale” anche per verificare meglio la portata delle numerose innovazioni e, se necessario, intervenire per modificarle.
Il segnale è indubbiamente interessante ma non consente di chiudere immediatamente la partita del tutor che, da questo momento, ritorna alla sua sede naturale di trattativa all’Aran.
Se i chiarimenti sulla funzione tutoriale dipendono dall’esito della trattativa, è certamente improbabile che gli attesi chiarimenti arrivino alle scuole immediatamente.
Resta aperta invece la possibilità che il ministero dia dei chiarimenti sulla funzione tutoriale indipendentemente dagli esiti del contratto e su un piano diverso da quello semplicemente organizzativo e gestionale.
Si vedrà nei prossimi giorni se le generiche aperture del ministro sul tutor portino a qualche atto amministrativo chiarificatore mirato a muovere le scuole dalla posizione di stallo in cui si trovano.