Tutor, passaggio nodale per la riforma

La trattativa sul tutor si è nuovamente arenata e l’Aran ha chiesto lumi al Governo sul da farsi prima di riprendere i contatti con le Organizzazioni sindacali.
Difficile fare previsioni sulla ripresa della trattativa e ancor più difficile farlo sulle conclusioni.
Saranno sicuramente tempi molto lunghi, anche perché i sindacati non hanno certamente fretta di togliere le castagne dal fuoco per il ministro.
E il tutor è oggi l’elemento frenante dell’attuazione della riforma.
Sono tante le scuole che, oltre a quelle che si impuntano a non dar corso alla riforma in una specie di sfida istituzionale, non sanno che pesci pigliare.
Attendono chiarimenti che il Miur aveva annunciato già nella circolare 29 del marzo scorso, ma che tardano a venire. Molti hanno ritenuto che quei chiarimenti fossero quelli di natura contrattuale legati alla trattativa sindacale. Altri invece attendono chiarimenti proprio dall’Amministrazione, indipendentemente dall’esito del contratto.
Ad ogni buon conto la scuola sembra proprio in mezzo al guado.
Bloccato il tutor e la funzione tutoriale, molti altri aspetti della riforma restano anch’essi in alto mare (portfolio, laboratori, unità di apprendimento).
Insomma, sembra di capire che, se si sblocca il tutor (con circolare o con contratto), può sbloccarsi (forse) tutta la riforma. Senza tutor, la riforma annaspa.