Troppo zelo per il patto di corresponsabilità

Lo statuto degli studenti e delle studentesse, voluto dal ministro Berlinguer e modificato dal ministro Fioroni (il ministro Gelmini emanò formalmente il nuovo testo predisposto dal suo predecessore), prevede da alcuni anni il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia.

Con il patto di corresponsabilità si dovrebbero regolamentare i rapporti triangolari tra scuola, genitori e studenti.

Lo statuto e il patto sono stati voluti espressamente per gli studenti delle superiori, ma formalmente sono destinati anche a quelli di scuola media. Non si sa mai.

Con la diffusione degli istituti comprensivi che, come è noto, ha avuto da quest’anno scolastico un particolare impulso, sta succedendo, però, qualcosa di imprevisto, perché molti dirigenti scolastici, zelanti o forse male informati, stanno estendendo illegittimamente la sottoscrizione del patto di corresponsabilità ai genitori degli alunni della scuola elementare e, in taluni casi, anche a quelli della scuola dell’infanzia.

Non sappiamo se, in quei casi, la sottoscrizione venga richiesta, oltre che ai genitori, anche agli alunni. Tutto è possibile, quando scatta il furore burocratico. Ci sono addirittura patti di corresponsabilità che si spingono a chiedere il risarcimento dei bicchieri rotti dai bambini della scuola dell’infanzia.

Sembrerebbe un modo per tenere lontani i genitori e quasi creare un rapporto di subordinazione, anziché avviare un effettivo confronto di comune (cor)responsabilità educativa.