Treviso Creativity Week, ecco le cinque idee vincenti degli under 18

Hanno partecipato le scuole di tutta Italia alla sesta edizione della Treviso Creativity Week: promossa da Innovation Future School, associazione fondata nel 2017 per creare un ponte tra ragazzi ed imprese, la competizione coinvolge gli studenti delle scuole superiori e delle Università di tutta Italia in percorsi di educazione alla creatività e alla diversità in cui con il supporto di imprenditori e professionisti lavorano sulle proprie competenze trasversali.

Alla TCW2022 – che ha il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Treviso, Camera di Commercio di Treviso – Belluno, Città di Treviso, Comune di Castelfranco Veneto, IUSVE – Istituto Universitario Salesiano Venezia, CNA Treviso – sono state presentate dai ragazzi più di trecento idee, con tre hackatones di preparazione con le scuole superiori dell’ITC Riccati Luzzati-Liceo Scientifico Da Vinci-Liceo Artistico.

Alla finale sono arrivati quindici ragazzi under 18 che hanno raccontato le loro idee di futuro. Cinque le idee vincitrici alla finalissima del premio “PensoFUTURO 2022”, nel Teatro Accademico di Castelfranco Veneto: tutte  realizzate da studenti di Treviso, Mestre, Verona e Schio, tutti under 18. Vediamo quindi quali sono le cinque idee  che hanno vinto.

La prima si chiama “Train CITY” ed è stata ideata da Valentino Wang, studente del secondo anno dell’istituto Aleardo Aleardi – International School of Verona è un progetto per una città sostenibile, alimentata con una centrale idroelettrica e realizzata attorno ad una rotaia ovale su cui transitano in circolazione mezzi elettrici. Wang ha immaginato sui tetti delle case, in gran parte grattacieli, e sui treni, pannelli solari integrano la disponibilità di energia. La città è larga 4 chilometri ed è lunga 10 chilometri, è percorribile anche a piedi o in bici. Numerose le aree verdi, tutte circondate da percorsi ciclo pedonali.

La seconda idea vincente si chiama “Dad-Met” ed è stata “partorita” da Hiba Benmbark dell’ISS “Andrea Gritti” di Mestre. L’idea vede come principale strumento l’utilizzo del Metaverso e di visori VR, dispositivi potenti, indipendenti e comodi, per realizzare didattica a distanza interattiva. Con i visori VR si accede al mondo virtuale, dove  gli studenti saranno interconnessi con la la Dad-Meta: in altre parole, il mondo della didattica a distanza, che sfrutta al meglio tutte le potenzialità del Metaverso. Il progetto ha ottenuto anche il premio speciale AIM.

Terza idea vincitrice (ha anche vinto il Premio speciale Maarmo) è “We Find” di Pietro Baban, Giovanni Brocco, Enrico Busato del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Treviso. Si tratta di una piattaforma per team di lavoro eterogenei, composti da giovani intraprendenti e da lavoratori competenti con esperienza. L’idea è di creare cellule di lavoro, componendole a partire dalle candidature dei lavoratori singoli e mettendo insieme dei gruppi in grado di crescere attraverso il lavoro di squadra. 

La quarta idea vincitrice si chiama “Our energy” ed è stata proposta da Zulian Erica, Rossato Linda, Rossi Andrea, Poggio Vittorio, Scandiuzzi Lorenzo dell’ITC Riccati-Luzzati di Treviso. E’un progetto per valorizzare gli spazi abbandonati (ospedali, caserme o capannoni), per la produzione di energia rinnovabile:  32 mila capannoni inutilizzati sono presenti solo fra Padova e Treviso. Un patrimonio che vale circa 4 miliardi di euro, paragonabile a 278 campi da calcio. Su queste aree l’idea è di realizzare dei parchi di produzione energie rinnovabile, fotovoltaico ad esempio. Il progetto ha ottenuto anche i premi speciali Ascotrade e First Job.

Quinta idea vincitrice è “La rinascita della plastica” della 4BMa dell’Istituto Professionale Statale G.B. Garbin di Schio (VI). Il progetto prevede di realizzare libri in plastica riciclata per ridurre la plastica nell’ambiente ed evitare  l’abbattimento di piante per ottenere la carta. A questi progetti vincitori si aggiungono Nicholas Pezzuto che ha vinto il Premio speciale Labomar, con un progetto di riorganizzazione aziendale in cui al centro vi è il benessere del lavoratore: prevede l’introduzione di parametri di reale meritocrazia nello stabilire le posizioni lavorative, una formazione reale e appassionata per i nuovi arrivati, la cura dell’ambiente di lavoro e la possibilità di valorizzazione delle peculiarità di ciascuna persona).

Il Premio speciale assegnato con la votazione del pubblico direttamente nella serata è andato a Marco Agrello, arrivato da Busto Arsizio, provincia di Varese: ha ideato PEE (Piano Efficientamento Energetico), una sorta di programma nazionale per il risparmio energetico, la riconversione a fonti rinnovabili e un miglioramento nella gestione delle risorse energetiche. “I giovani hanno sottolineato l’importanza e la centralità della questione della sostenibilità e della tutela dell’ambiente – spiega Gianpaolo Pezzato organizzatore dell’iniziativa – e dall’altro lato hanno marcato ancora una volta la necessità che i senior ascoltino le nuove generazioni, portatrici di innovazione in tutti gli ambiti, anche nel settore produttivo”. 

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