Tempo pieno scuola primaria: incremento record di nuove domande

Se, come sembra più che probabile, i dati di iscrizione per il prossimo anno resi noti tempestivamente dal Ministero dell’Istruzione, saranno confermati, il tempo pieno nella scuola primaria statale compirebbe un significativo balzo avanti, con una accelerazione maggiore  rispetto agli anni precedenti, quanto meno in termini percentuali. Poiché i dati di iscrizione si riferiscono ovviamente alle prime classi, il confronto con gli iscritti del primo anno degli anni precedenti – per il momento soltanto in termini percentuali – confermano infatti questa accelerazione.

Secondo un’analisi di Tuttoscuola, gli alunni iscritti al tempo pieno del primo anno di scuola primaria nel 2019-20 e nel 2020-21 sono stati mediamente peri al 41,5%; guardando i recenti dati ministeriali, la nuova percentuale media sarebbe del 46,1%, cioè 4,5 punti in percentuale in più, un incremento record senza precedenti.

L’incremento maggiore in termini assoluti e percentuali si registra in Piemonte dove, rispetto agli iscritti del primo anno del 20-21 (52%), quest’anno, con il 62,5% di nuovi iscritti, vi sarebbe un aumento di 10,5 punti in percentuale e con una stima di circa 2.750 iscritti più dell’anno scorso.

L’Emilia Romagna registra un incremento di quasi 7 punti in percentuale, passando dal 53,8% al 60,7%, con conseguente ulteriore incremento stimato di 1.850 alunni.

Nelle regioni settentrionali e centrali dove già nei precedenti anni gli iscritti al primo anno di scuole primarie a tempo pieno avevano registrato i maggiori valori assoluti e percentuali, in base ai nuovi dati vi sono nuovamente i maggiori valori percentuali: 60% complessivo nelle regioni del Nord Ovest (incremento di circa il 6% con stima di 5.600 iscritti in più), 52,5% nel Nord Est (incremento di circa il 5,3% con stima di 3.100 iscritti in più), 57,5% nelle regioni centrali (incremento del 4% con stima di 2.500 iscritti in più).

Arrancano, pur registrando incrementi di iscritti, le regioni del Mezzogiorno (incremento del 3% in quelle del Sud e del 2,2% nelle Isole).

Merita un’attenzione particolare la Campania che, pur con un modesto incremento in termini percentuali (+ 3,7%), si stima possa registrare un aumento di circa 1.500 unità tra gli iscritti al tempo pieno del primo anno.

Si tratta di vedere ora il Ministero come intende rispondere a questo incremento significativo di richieste di tempo pieno mediante un adeguato aumento di nuove classi a tempo pieno che l’anno scorso rappresentavano quasi il 40% (39,8%) di tutte le classi prime costituite. In proporzione la percentuale di prime classi a tempo pieno potrebbe attestarsi almeno intorno al 44%.

Il testo ufficioso del Recovery Plan prevede un sostegno per l’espansione del tempo pieno che darebbe risposta all’incremento di organico necessario.

Resta sempre aperto o non adeguatamente risolto il problema delle strutture (locali, spazi laboratoriali, mense) e dei servizi di supporto (refezione) a carico degli Enti Locali, in particolare per quelle scuole che per la prima volta dovranno organizzare il tempo pieno come risposta alla domanda delle famiglie.