Tempo pieno e tempo prolungato a confronto

Sono un milione e 100 mila su oltre 4,3 milioni gli alunni che quest’anno si avvalgono di tempo pieno/prolungato nella scuola elementare e scuola media statale: esattamente il 25%, uno su quattro.
Nella primaria (ex-elementare) sono 612 mila su oltre 2,5 milioni (24,3%); nella secondaria di I grado (ex-media) sono 478 mila su oltre 1,8 milioni (26,2%).
Sembrano realtà molto simili ma hanno più differenze di quanto si possa pensare. Vediamo perché.
Il tempo pieno della primaria è presente soprattutto al centro nord del Paese; il tempo prolungato della secondaria di I grado è diffuso in modo quasi omogeneo sull’intero territorio nazionale.
Nel tempo pieno l’attività si svolge anche in tutti i pomeriggi; nel prolungato il numero dei rientri pomeridiani varia in base all’organizzazione di ciascun istituto.
Per la costituzione del tempo pieno è requisito indispensabile il servizio di mensa; per il prolungato la mensa non è un servizio da garantire.
Le domande di tempo pieno sono in crescita continua; quelle del tempo prolungato sono da anni in calo.
Il raffronto conclusivo tra regioni in ordine al tasso di iscritti nelle classi organizzate a tempo pieno o a tempo prolungato evidenzia nettamente come non vi sia omogeneità tra i due modelli anche all’interno di ciascuna regione. Quello della scuola primaria sembra risentire infatti di fattori di natura sociale, mentre quello della secondaria di I grado appare sostanzialmente indifferente a tale fattore.