Supplente di sostegno da confermare per assicurare continuità all’alunno con disabilità. Un deja vu con flop

Continuità didattica per gli alunni con disabilità. Se si percorrono a ritroso nel corso degli anni le dichiarazioni del ministro dell’istruzione di turno, emerge chiaramente la consapevolezza del problema da parte di tutti, senza però che alle parole siano seguiti anche i fatti normativi.

Tuttavia, in modo più concreto, nove anni fa, la legge 107/2015, cosiddetta “Buona Scuola”, tra le norme delegate da attuare successivamente mediante specifici decreti legislativi, aveva previsto “la revisione dei criteri di inserimento nei ruoli per il sostegno didattico, al fine di garantire la continuità del diritto allo studio degli alunni con disabilità, in modo da rendere possibile allo studente di fruire dello stesso insegnante di sostegno per l’intero ordine o grado di istruzione”.

Sembrava, dunque, prospettarsi una soluzione per via normativa.

Lo specifico decreto legislativo relativo agli alunni con disabilità veniva emanato quasi due anni dopo dal ministro Valeria Fedeli (d.lgs. 66/13.04.2017), dando attuazione all’obiettivo della continuità con l’art. 14 che prevedeva, nello specifico: “Al fine di agevolare la continuità educativa e didattica, valutati, da parte del dirigente scolastico, l’interesse della bambina o del bambino, dell’alunna o dell’alunno, della studentessa o dello studente e l’eventuale richiesta della famiglia, ai docenti con contratto a tempo determinato per i posti di sostegno didattico possono essere proposti, non prima dell’avvio delle lezioni, ulteriori contratti a tempo determinato nell’anno scolastico successivo, ferma restando la disponibilità dei posti… Le modalità attuative del presente comma sono definite con decreto del Ministro anche apportando le necessarie modificazioni al regolamento delle supplenze”.

Sappiamo come è finita. Fedeli si dovette piegare al no sindacale e alla difficoltà di attuazione della disposizione.

Ora il ministro Valditara intende ripercorrere una strada simile. Ci riprova. Una strada tutta in salita. Ma il successo del ministro sarebbe, soprattutto, un successo per gli alunni. Auguri.

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