Spending review/3: burocrazia e impreparazione non fermino le misure

Per tutte le amministrazioni, comprese le istituzioni scolastiche, l’acquisto di beni e servizi sarà completamente centralizzato dalla Consip, per ridurre il divario di costo tra gli approvvigionamenti che le amministrazioni effettuano in autonomia e gli acquisti presidiati da Consip. Una misura nello spirito del decreto di ridurre la spesa pubblica a servizi invariati.

L’obbligatorietà di utilizzo delle convenzioni Consip impone alle istituzioni scolastiche di collegarsi al sito www.acquistinretepa.it registrarsi e procedere con gli ordinativi sopra soglia (es. telefonia fissa e mobile, cancelleria, servizi riscaldamento, etc). Per quanto concerne, viceversa, gli ordinativi sotto soglia, le istituzioni scolastiche potranno acquistare tutti i tipi di merci e servizi offerti, utilizzando il listino presente o meglio ancora lanciando una richiesta di offerta alla quale i fornitori iscritti potranno partecipare.

La nuova modalità di acquisizione di beni e servizi è finalizzata alla creazione di un modello gestionale ed organizzativo, sfruttando al massimo i market places esistenti e creandone nuovi.

La legge prevede anche che Consip renda disponibile una specifica applicazione informatica alla quale potranno accedere tutti i contribuenti che intendono effettuare erogazioni liberali in favore della scuola dei loro figli. Le somme entreranno nel bilancio dello Stato e saranno riassegnate al centro di costo per essere utilizzate all’acquisto di beni attraverso gli strumenti della Consip. Sono nulli i contratti non stipulati attraverso gli strumenti di acquisto messi a disposizione di Consip.

La revisione strutturale della spesa pubblica del Miur avrebbe dovuto essere preceduta dall’attuazione del Titolo V, parte seconda, della Costituzione. Purtroppo così non è stato. La burocrazia centrale non volendo mettere in discussione le sue prerogative non ha rinunciato a gettare sabbia nell’ingranaggio di riorganizzazione degli assetti di competenza dei soggetti istituzionali, che aveva portato tutti i soggetti istituzionali coinvolti alla definizione di una proposta di Accordo quadro, condivisa ormai due anni fa anche dal Miur nella sede tecnica della Conferenza Unificata. Non ci si è resi conto che la valorizzazione del contesto di gestione territoriale del servizio scolastico avrebbe comportato la valorizzazione di quelle funzioni che il Titolo V attribuisce alla competenza esclusiva dello Stato. Peccato.