Somma Lombardo, mensa solo a chi paga, il sindaco si giustifica

Fare i furbi proprio no. Abbiamo cercato di andare incontro alle famiglie, abbiamo offerto loro l’aiuto anche per coprire il 100% della retta. Ma quando abbiamo visto i figli delle famiglie morose presentarsi a scuola quotidianamente con le figurine o con il cellulare abbiamo capito che non era il caso di andare oltre“. Guido Pietro Colombo è il sindaco di Somma Lombardo, guida una giunta di centrodestra che, fatti due conti, ad ottobre scorso ha iniziato a cercare di capire come intervenire per risolvere disavanzi dovuti ai mancati pagamenti delle mense scolastiche del Comune: si parla di materne, elementari, medie e superiori e di cifre fino a “50.000 euro. Ma non solo – spiega il sindaco all’agenzia di stampa Dire – A gennaio siamo arrivati fino a circa 80-90mila euro. In qualche modo il problema andava risolto, inevitabilmente“.

Da qui, spiega il sindaco, i contatti nei confronti delle famiglie morose per cercare di risolvere i problemi: “Abbiamo chiesto loro di presentarsi in Comune per farci sapere se avessero difficoltà – spiega – Ma ci sono tornate indietro 50 raccomandate, al telefono non ci hanno risposto”. L’auspicio del sindaco era quello di ottenere risposte del tipo “‘provvederò'”, oppure ‘non ce la faccio’, ‘ho dimenticato, possiamo dilazionare’? E invece niente. È inaccettabile – continua – Poi se ci aggiungiamo il fatto che parlando con professori e insegnanti abbiamo scoperto che i bambini di quelle famiglie o si presentavano a scuola regolarmente con il cellulare, anche alle elementari, o con pacchetti di figurine, abbiamo deciso di operare questo intervento“.

E così dal primo febbraio “la mensa sarà vietata a chi non paga – dice – e non facciamo come altri Comuni nelle vicinanze che hanno scelto di dare acqua e panino a chi non paga. Non possiamo mettere nella stessa stanza chi paga e chi no, chi mangia un pasto completo e chi mangia solo un panino. Sarebbe una discriminazione. Quello che faremo è non farli entrare a mensa. Chiederemo ai genitori che inseriremo in una lista che sarà usata con la massima discrezione e nel rispetto della privacy di riprendersi i figli prima di pranzo per poi riportarli nel pomeriggio. Lo stesso, però, non potremo fare con quelli della scuola materna. In quel caso troveremo un’altra soluzione“.

All’annuncio degli interventi, poi, il sindaco Colombo rivela: “Abbiamo incassato, in pochissimi giorni, circa 15mila euro – spiega con un sorriso amaro – La reazione della gente? Nessuno ha detto niente in contrario, almeno fino ad ora”. Ma, sottolinea, non si pensi che “ci siano extracomunitari tra quelli che non pagano. Anzi: sono famiglie agiate, che stanno bene. Solo che dimenticano di pagare… E ora? Non lo so, credo che interverrà Equitalia. Sicuramente andremo avanti fino a quando i conti non saranno sanati“.