Sistema di valutazione/2: riformulare obiettivi e metodi

Le opinioni espresse dai rappresentanti sindacali hanno trovato conferma, sul piano scientifico e metodologico, nelle comunicazioni degli esperti presenti al convegno. Stefano Molina (FGA) ha richiamato gli esiti della ricerca realizzata dalla Fondazione Agnelli secondo i quali  l’uso dei test INVALSI non consente di valutare il contributo individualmente arrecato dal singolo docente al miglioramento degli apprendimenti di ciascun discente. Inoltre una eventuale valutazione individuale del lavoro dei docenti potrebbe avere ricadute divisive, nell’ambito di una professione fortemente marcata proprio da  un lavoro cooperativo.

Anche il presidente dell’INVALSI, Anna Maria Ajello, ha manifestato forti perplessità sull’utilizzo dei test per la misurazione delle prestazioni individuali. I test sono costruiti per valutare solo le capacità linguistiche e matematiche degli alunni. La Ajello ha rappresentato l’esigenza di “consolidare il rapporto dell’INVALSI con le scuole e di diffondere una corretta cultura della valutazione. Obiettivi, peraltro, fortemente condizionati dalla scarsità di risorse professionali disponibili. L’INVALSI, difatti, funziona con soli 30 ricercatori a tempo indeterminato e 67 con contratti a tempo determinato”.

Interessante la ricostruzione storica del percorso di valutazione narrata dal dirigente scolastico Previtali, il quale, tra l’altro, ha ricordato che l’ente valutatore deve godere di una posizione di terzietà rispetto alle scuole e di indipendenza rispetto al decisore politico e che l’attivazione del sistema di valutazione richiede la riorganizzazione del servizio tecnico ispettivo.

Il problema centrale – aggiungiamo noi – è capire quali sono gli aspetti positivi e le “storture” delle esperienze fino ad oggi maturate da correggere per recuperare i ritardi che la crisi attuale della scuola ha reso ancora più evidenti. La mancanza di una conoscenza precisa di come stanno le cose nel sistema educativo, da chiunque sia governato il settore scuola, non potrà che incidere negativamente sulla capacità di sostenere lo sviluppo del paese.