Secondo ciclo/1: cresce l’attesa per la conferenza Stato-Regioni

Il 15 dicembre la Conferenza unificata Stato-Regioni deve affrontare uno degli snodi più importanti per l’attuazione della riforma, quello del coordinamento dei nuovi ordinamenti con le competenze delle Regioni in materia di programmazione della rete scolastica, a norma dell’articolo 138, comma 1 lettera b) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.
Le premesse non sono delle migliori. Gli assessori regionali all’istruzione hanno ribadito infatti che l’esame del decreto n. 226/2005 può essere affrontato solo dopo aver definito i criteri di attribuzione alle regioni delle risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per la programmazione di una offerta formativa organica del complessivo sistema dell’istruzione. La costruzione del percorso dell’istruzione e formazione professionale esclude dal loro punto di vista un mero accostamento meccanico delle strutture e delle esperienze preesistenti.
Che significa? Che le cose da fare sono tante e complesse, e i tempi si allungano.
E’ vero che la riforma del secondo ciclo non avrà inizio prima del 1° settembre 2007, ma mancano ancora alcuni passaggi decisivi, come documentato nelle settimane scorse su TuttoscuolaFOCUS. E i nodi cominciano a venire al pettine con l’approssimarsi (o addirittura il superamento) delle prime scadenze. Ce ne è una che riguarda ben 600 mila famiglie italiane, e si esaurirà in sole sei settimane: le iscrizioni al prossimo anno scolastico.