Secondo ciclo. Regioni, il quadro unitario lo garantiamo noi

A prescindere dalla pur decisiva e dirimente questione delle competenze istituzionali, le Regioni sostengono inoltre che “un processo di forte condivisione istituzionale è garanzia della costruzione di un sistema educativo di istruzione e formazione che sia mantenuto nella sua unitarietà e non separato in due parti – una statale e una regionale – a garanzia di reale pari dignità di tutti i percorsi formativi“.
Le Regioni insomma ritengono che il “quadro unitario” sia necessario “per garantire certezze al mondo della scuola, agli studenti e alle loro famiglie sul diritto allo studio e sulla fruizione di un’offerta formativa certa e di qualità, sulla spendibilità a livello nazionale ed europeo di titoli di studio e di diplomi di formazione“.
Sembra così affermarsi, da parte delle Regioni, il convincimento che tra l’attuazione della legge di riforma e l’applicazione del Titolo V deve intercorrere, nel rispetto delle rispettive competenze, una stretta correlazione.
Questa è la strada indicata dalle Regioni perché il sistema educativo non generi ulteriore confusione e non produca un aumento della dispersione scolastica e dell’elusione dell’obbligo formativo.