Scuole di montagna: la Uil scuola in audizione

Oggi, in quadro finanziario di prolungato contenimento della spesa, dopo gli effetti della riduzione di personale, dei piani di dimensionamento scolastico, torna l’esigenza di garantire il diritto allo studio a molte zone disagiate del nostro Paese, come quelle di montagna, e di assicurare la continuità didattica.  Una proposta di legge, prima firmataria l’onorevole Pes, presentata in VII Commissione alla Camera, prospetta un nuovo quadro normativo di riferimento: potenziare la scuola in quei territori significa salvare le comunità.

Ma le norme devono essere chiare, senza lasciare spazio a interpretazioni successive, e prevedere certezza di risorse – ha sostenuto la Uil Scuola nel corso dell’audizione presso la stessa VII Commissione. “Fissare il paramento a mille metri è una scelta da condividere”.

Per quanto riguarda la piena realizzazione del diritto allo studio per la Uil Scuola è opportuno che la stessa legge individui le risorse necessarie per l’acquisto di sussidi didattici e nuove tecnologie, senza rinvii a norme successive. “In caso contrario c’è il rischio che quanto previsto resti solo una bella dichiarazione di intenti”.

Va data stabilità all’organico. Piena condivisione giunge dunque, dalla Uil Scuola, per la previsione di un organico  funzionale triennale d’istituto. “Bisogna fare una fotografia dell’esistente e procedere in base alle reali esigenze di funzionalità delle scuole. Quel che va evitato – sostiene il sindacato – è di continuare nella politica degli organici definiti attraverso tetti prestabiliti. E’ una politica che non ha funzionato in passato. Non può funzionare nemmeno oggi”.