Scuole contro la droga: lanciato il Piano straordinario per combattere lo spaccio

Il Viminale nei giorni scorsi ha lanciato il Piano straordinario per combattere lo spaccio della droga davanti alle scuole. A parlarne, secondo quanto riportato da Ansa.it, è stato lo stesso ministro dell’Interno, Matteo Salvini, intervenutolo scorso 25 agosto in un comizio in Trentino Alto Adige.

Il Piano toccherà le principali città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia, Verona, Messina, Padova e Trieste. Queste città avranno a disposizione un fondo complessivo da 2,5 milioni per incrementare i controlli, assumere agenti della polizia locale a tempo determinato, coprire i costi degli straordinari o installare impianti di videosorveglianza.

Salvini ha dichiarato in merito: “Io continuo, orgoglioso, il mio lavoro sperando di poterlo fare senza essere indagato. Ho finanziato per la prima volta l’iniziativa ‘Scuole sicure’, che prevederà controlli straordinari anti-droga in numerose città per bloccare gli spacciatori di morte (spesso immigrati irregolari) davanti alle scuole italiane, alla riapertura di settembre”. 

Nella stessa occasione il Ministro e vicepremier si è poi soffermato anche sulla Buona Scuola: “C’è da mettere mano alla riforma della scuola massacrata da Renzi – ha detto Salvini – una scuola buona non ha insegnanti che ogni anno girano per l’Italia da nord a sud come è accaduto finora. Una buona scuola ha lo stesso insegnante per almeno 5 anni e sceglie insegnanti di sostegno in grado di farlo. Noi metteremo milioni a disposizione dei sindaci per un piano di “Scuole sicure” con persone che facciano controlli anche davanti alle scuole medie per far si’ che non ci siano spacciatori davanti agli istituti”.

Nella direttiva il Ministro degli interni sottolinea la necessità che, accanto all’intensificazione dell’impegno che sarà richiesto alle forze di Polizia, si metta in campo una più ampia e complessiva strategia d’azione sul territorio, da realizzare in stretto raccordo con le amministrazioni locali e la condivisione delle autorità scolastiche.

Il Viminale ricorda che il ruolo dei Comuni può svolgersi su vari piani: dagli interventi per la messa in sicurezza delle scuole a quelli di riqualificazione delle aree limitrofe agli istituti scolastici, alla realizzazione di impianti di videosorveglianza e alla partecipazione della polizia locale alle attività di controllo del territorio. 

La durata dei progetti non dovrà superare il prossimo anno scolastico. I comuni interessati, per ricevere i finanziamenti, dovranno produrre la documentazione che viene richiesta alla Prefettura entro il prossimo 20 settembre.