Scuola dell’infanzia: le ipotesi sul “bonus”

Nell’anticipazione che TuttoscuolaNEWS ha presentato sui lavori della commissione sui cicli scolastici (v. n.11 e 12), uno dei temi che ha fatto più discutere è stato quello del possibile credito di un anno di istruzione obbligatoria, da spendere per chi frequenta tre anni di scuola dell’infanzia. Sono molte, su questo tema delicato, le ipotesi possibili. Proviamo a metterle in fila: una è quella della cosiddetta primina, cioè il salto della prima classe elementare con diretto passaggio alla seconda. Questa soluzione, tra l’altro è già in uso soprattutto al Sud (ad esempio Catania registra circa il 20 per cento di questa forma di anticipazione, mentre Milano è vicina allo zero per cento). Ma oltre a non essere una novità, è un’opzione criticata da molti psicopedagogisti e anche da operatori della scuola, specie elementare.
Tra le altre strade percorribili, forse la più innovativa potrebbe essere quella di riconoscere questo “bonus” al termine dell’intero percorso dell’obbligo scolastico (di nove anni): in questo caso si anticiperebbe di un anno il passaggio al ciclo finale del percorso scolastico.
Un’altra ipotesi possibile potrebbe addirittura essere quella di spendere il “bonus” alla fine del percorso dell’obbligo formativo. In entrambi i casi si raggiungerebbe il risultato di non infrangere l’unità del percorso iniziale di studi, e di concludere l’obbligo formativo a soli 17 anni (dopo 12 anni di attività formative).
In ogni caso, noi crediamo, la spendibilità del bonus difficilmente dovrebbe essere automatica, e potrebbe comportare possibili momenti di valutazione e verifica.