Scrima: “Ora il governo ritiri le misure sulla scuola e il maestro unico”

Il segretario generale Cisl Scuola, Francesco Scrima, ha rilasciato nel pomeriggio di oggi un comunicato in cui ricollega un mutamento negli indirizzi del Governo alla “straordinaria mobilitazione promossa dai sindacati scuola” che “sta già producendo i suoi effetti”.

Per Scrima, il governo sta accantonando un’arrogante chiusura al dialogo, e in questo senso vanno letti “la scelta di non procedere per decreti sull’Università“, e “il clima più disteso nei rapporti con le Regioni, con la decisione di accantonare l’ipotesi di un loro commissariamento per gli interventi sulla rete scolastica, dei quali, peraltro, si profila opportunamente un rinvio“.

Il segretario della Cisl, nonostante questi progressi, chiarisce anche che si è “ancora molto lontani da quanto chiesto con lo sciopero e la manifestazione del 30 ottobre“. In particolare resta il dissenso del sindacato sulle “misure sulla scuola contenute nella manovra economico-finanziaria” e su quelle sul maestro unico, che “devono essere profondamente riviste, perché inaccettabili e insostenibili“.

Se si confermano i tagli agli organici – spiega Scrima –, la stessa decisione di rinviare l’intervento sui plessi scolastici, in sé positiva, rischia di alimentare altrove il sovraffollamento delle classi“.

La richiesta della Cisl Scuola al governo resta quindi quella di aprire “un tavolo di confronto vero” con il sindacato, perché “la politica scolastica non può essere dettata solo dalle esigenze e dalle scelte del ministro dell’Economia“. In attesa di risposte, la Cisl Scuola mantiene lo “stato di mobilitazione della categoria“.