Scrima (Cisl), ok abolizione trattenimento, ma non basta

Bene l’abolizione del trattenimento in servizio, ora ci aspettiamo che il governo elimini tutti i privilegi che sono appannaggio di poche categorie“. Francesco Scrima, coordinatore della Cisl Lavoro Pubblico, così commenta le indiscrezioni sui testi di decreto legge e ddl approvati venerdì scorso in Consiglio dei ministri.

L’abrogazione della norma favorisce la staffetta generazionale, anche se rispetto a giovani e nuovi profili bisogna fare molto di più“, spiega Scrima. “Ma soprattutto mette fine al privilegio di categorie come magistrati amministrativi e contabili, docenti universitari, personale delle autorità indipendenti, ai quali si consentiva fino ad oggi di rimanere in servizio con retribuzioni a dir poco elevate. E tutto cio’ nel contesto di perdurante difficoltà economica e di diffuso disagio sociale a tutti noto“.

Poi il dubbio: “Non vorremmo però che nelle pieghe di provvedimenti ad oggi ancora non formalizzati tornassero fuori come sempre trattamenti di favore per poche nicchie di privilegio“. Quindi “aspettiamo di vedere i testi definitivi. Renzi non faccia sorprese. E dimostri di voler rottamare, insieme alle norme sul trattenimento in servizio, tutti quei benefici ingiustificati che poco hanno a che fare con le esigenze di riforma e con l’interesse dei lavoratori pubblici e dei cittadini“.