Rivoluzione organizzativa/15. I risparmi per i Comuni e lo Stato

La chiusura di 1.130 presidenze con relativi uffici di segreteria, oltre a restituire alle scuole annesse una certa quantità di locali utilizzabili per aule e/o laboratori stimabile in 4-5 mila unità, avrà un effetto benefico, anche se non notevole, sulle spese di funzionamento a carico delle amministrazioni comunali che normalmente sostengono gli oneri per illuminazione e riscaldamento, per gli arredi e, in certi casi, per le utenze telefoniche.

Più significativi saranno i risparmi dello Stato sulla riduzione di organico del personale dirigente e amministrativo.

Va precisato che i 2mila e più posti di dirigente scolastico non previsti per le micro-istituzioni sotto i 500 alunni non comporteranno un risparmio pieno, perché quei posti “vuoti” avranno una spesa per l’incarico di reggenza dei dirigenti titolari in altre sedi e determineranno il distacco dall’insegnamento del docente vicario con conseguente nomina al suo posto di un docente supplente annuo.

Per i 3.180 posti di dirigente scolastico tolti dall’organico il risparmio lordo si aggira sui 190 milioni di euro, comprensivi degli oneri riflessi, da cui vanno detratte le spese di cui si diceva per l’indennità di reggenza e per il docente supplente annuo in sostituzione del docente vicario (circa 58 milioni) per un risparmio effettivo finale di circa 132 milioni.

La cancellazione di 1.130 posti di DSGA comporterà per lo Stato una minore spesa quantificabile in circa 42 milioni di euro, compresi gli oneri riflessi.

Per la contrazione di organico di 1.100 assistenti amministrativi, infine, vi sarà un risparmio complessivo pari a circa 26 milioni di euro.

Alla fine il risparmio complessivo dello Stato per questa razionalizzazione della rete scolastica potrebbe aggirarsi, quindi, intorno ai 200 milioni di euro all’anno.

Il comma 3 dell’art. 19 della legge n. 111 vincola la destinazione di queste risorse: 3. “Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono individuate, per il triennio 2012-2014, le risorse finanziarie conseguenti agli interventi di razionalizzazione previsti dal presente articolo, iscritte nello stato di previsione del predetto Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca a legislazione vigente, da destinare ad un apposito fondo da istituire nel medesimo stato di previsione finalizzato al finanziamento del sistema nazionale di valutazione. Le predette risorse confluiscono a decorrere dal 2013 sul “Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca ” per essere destinate al funzionamento dell’INDIRE e dell’INVALSI con le modalità di cui al decreto legislativo n. 204 del 1998”.

Chissà se il ministero dell’economia non ci ripenserà e non tratterrà per sé una parte di queste risorse (non sarebbe la prima volta). Per ora quanto sopra è legge…

Riepilogando, potrebbe essere questa la riduzione di spesa per la contrazione degli organici:

 

personale

riduzione di posti

risparmi in euro

Dirigenti scolastici

3.180

132 mln

DSGA

1.130

42 mln

Assistenti amministrativi

1.100

26 mln

Totale

5.410

200 mln

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