Riforma, la Conferenza unificata reclama il piano finanziario

Il ministro Moratti vorrebbe formalizzare, forse già nella seduta del 29 luglio, il parere della Conferenza unificata sui decreti legislativi relativi al diritto dovere e all’alternanza scuola-lavoro.
Come accoglierà la Conferenza unificata i decreti? Alcuni segnali farebbero pensare che a differenza dell’altro decreto attuativo n. 59/2004, approvato celermente, ci potrebbe essere un cambiamento di rotta.
La questione che crea perplessità è il perdurante silenzio che è calato sul piano programmatico finanziario, di cui si è persa ogni traccia.
Uno schema di tale piano fu approvato in via preliminare nella seduta del Consiglio dei ministri del 12 settembre 2003, unitamente al decreto legislativo relativo alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo.
Lo schema di piano finanziario fu inserito all’ordine del giorno della Conferenza assieme al decreto sul primo ciclo, ma poi il punto fu ritirato alla luce delle osservazioni di regioni e comuni che lamentavano la genericità degli elementi forniti in relazione alla precisa individuazione delle risorse stanziate per i vari interventi attuativi.
Il documento è rimasto privo dell’intesa con le Regioni e di una reale copertura economica, tanto che ha trovato nel 2004 un esiguo finanziamento (90 milioni di euro), peraltro non ancora ripartito e impegnato.
Senza che si sia proceduto all’approvazione del piano finanziario si sono messi in campo diversi decreti attuativi: la costituzione del servizio nazionale di valutazione del sistema di istruzione e formazione, il diritto-dovere all’istruzione e formazione e l’alternanza scuola lavoro.
Secondo le senatrici Soliani (Margherita) ed Acciarini (DS), le risorse indicate negli schemi dei decreti attuativi sono fondi tratti da capitoli di spesa istituiti per altre finalità del sistema scolastico e perciò utilizzati in modo difforme per misure funzionali all’attuazione della riforma dei cicli di cui alla legge n. 53/2004. Le senatrici lo hanno sostenuto al Senato in sede di espressione del parere sullo schema di direttiva per la ripartizione delle somme previste dalla legge 440/1997 per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi.