Riforma della scuola media: tra ore obbligatorie e facoltative

Anche la scuola media è in pole position per l’applicazione della riforma. Lo schema di decreto approvato il 12 settembre scorso dal Consiglio dei ministri prevede appunto che la prima classe della nuova scuola secondaria di I grado parta, secondo il nuovo ordinamento, dal prossimo settembre.

Lo schema di decreto legislativo per il primo ciclo di istruzione del nuovo sistema scolastico riformato prevede che nella scuola secondaria di I grado (scuola media) all’orario obbligatorio di lezione (891 ore annue per una media settimanale di 27 ore) si aggiungano altre 198 ore facoltative (per l’alunno).

Nelle “Indicazioni nazionali” allegate allo schema di decreto viene utilizzata la dizione “fino a 198 ore”, ma nel testo dello schema di decreto si afferma (art. 8, comma 2) che “le istituzioni scolastiche … organizzano … attività e insegnamenti … per ulteriori 198 ore”.
La differenza di formulazione è sostanziale: nel primo caso la quantità di offerta aggiuntiva da parte delle scuole è flessibile, mentre nel secondo caso è definita con precisione.
Poiché è lo schema di decreto che conta, le 198 ore sono dunque un obbligo per le scuole che dovranno organizzare attività e insegnamenti da offrire alla libera scelta degli alunni.

Se la riduzione dell’orario obbligatorio da 30 a 27 ore settimanali può creare problemi di organico, le ore facoltative (obbligatorie per ogni scuola) servono invece ampiamente da compensazione. Anzi, in molti casi, potrebbe esserci, teoricamente, dilatazione di organico per consentire questa maggior offerta di servizio per 198 ore. Più ore di scuola, ma con quale offerta?
Per i docenti di scuola media (come per i loro colleghi di scuola primaria) è ormai tempo per cominciare a progettare varietà di offerte per attività e insegnamenti aggiuntivi per i quali gli alunni potranno effettuare opzione (totale, parziale o nulla).