Indicazioni nazionali in discussione: uno ‘Speciale’ di Tuttoscuola
Non si sa molto su come stanno procedendo i lavori della commissione Perla, che ha l’impegnativo compito di rivedere le Indicazioni nazionali per il primo ciclo – varate nel 2012 dal ministro Profumo e aggiornate nel 2018 (ministro Fedeli) dal Comitato Scientifico Nazionale coordinato dal prof. Italo Fiorin – al fine di rafforzare negli studenti “il rapporto identitario con il nostro Paese che si è indebolito negli ultimi anni”. Compito che la commissione è chiamata a espletare anche per quanto riguarda le Linee guida dei percorsi di scuola secondaria superiore e che, come abbiamo riferito nella nostra newsletter qui e qui, ha suscitato un ampio dibattito e forti obiezioni da parte di chi, come le associazioni degli storici, aveva a vario titolo collaborato alla stesura delle indicazioni vigenti.
Si rileva una certa sintonia tra le motivazioni del parere negativo espresso dal CSPI sulle nuove Linee guida per l’Educazione civica e le riserve con le quali è stata da molti accolta la nomina della commissione Perla: in entrambi i casi ad essere criticate e respinte sono soprattutto le ragioni di tipo politico-culturale poste dal ministro alla base delle modifiche proposte, a partire dalla ricerca di un più forte radicamento dell’identità nazionale italiana tra gli studenti (con un chiaro occhio di riguardo per quelli di origine straniera).
All’analisi di questa problematica è dedicato un approfondito “Speciale” del numero di settembre del mensile Tuttoscuola, in corso di pubblicazione, che si apre con un editoriale di Italo Forin, che invita a rileggere le Indicazioni del 2012 “Prima che scompaiano”, e ospita numerosi contributi, tra i quali quelli dello stesso Fiorin (“L’idea di scuola”), Franco Lorenzoni (“Tra complessità e semplificazioni”, Carlo Petracca (“L’idea di curricolo”), Franca Da Re (“A proposito di didattica”), Elisabetta Nigris (“Le Indicazioni nazionali: una questione di scelte”), Laura Donà (“Indicazioni e sistema integrato 0-6”), Vinicio Ongini (“Indicazioni e Orientamenti interculturali”).
Completano il numero di settembre, particolarmente utile per gli insegnanti in questo avvio dell’anno scolastico, una ampia panoramica di Sergio Govi su “Cosa parte e cosa slitta”, un intervento di Alfonso Rubinacci sull’Intelligenza artificiale a scuola, un contributo di Stefano Stefanel su “Leadership esperta per una scuola in difficoltà”, un ricco “Cantiere della didattica” e le consuete rubriche, tra gli altri, di Benedetto Vertecchi, Roberto Franchini e Antonio Augenti.
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