Referendum su 107, rinviata consegna firme in Cassazione

Raggiunti 2 milioni di firme, ma servono maggiori margini di sicurezza

I promotori del referendum contro la legge sulla scuola hanno deciso di rinviare la consegna delle frime in Cassazione, inizialmente prevista per oggi, martedì 5 luglio. Queto perché, nonostante si siano raggiunti i due milioni di firme complessive sui 4 quesiti, “l’impegno è stato così profondo e diffuso che rischiare di vanificarlo per errori di forma o per troppa fretta, sarebbe davvero imperdonabile“.

La soglia minima di 500.000 firme a quesito – spiegano i promotori in una nota – non garantisce margini di sicurezza, nonostante questi numeri. Una parte dei moduli arrivati al comitato nazionale infatti presenta degli errori formali, quali la non certificazione o la mancata autenticazione. Il grande sforzo e l’enorme lavoro delle decine di migliaia di militanti in tutta Italia giocoforza hanno presentato anche margini di errori e inesattezze a cui è possibile rimediare, ma con un po’ di tempo in più. Le difficoltà della raccolta firme, le cui modalità sono stabilite per legge con un meccanismo ottocentesco non hanno di certo aiutato“.

Non possiamo inoltre dimenticare – aggiungono – che ci sono moltissime altre firme raccolte e rimaste ancora nelle sedi sindacali o dei comitati locali che non sono pervenute a Roma in tempo utile. Considerando che nella conta della Cassazione si perde generalmente una percentuale del totale delle firme raccolte per errori di questo tipo, i promotori hanno deciso di non correre il rischio“.

Per tutti questi motivi la campagna di raccolta firme continua “con ancora più convinzione e nei prossimi giorni verranno diffuse le modalità e i tempi“.