Recupero degli scatti d’anzianità, la Cisl Scuola spiega la trattativa
La Cisl Scuola ha diffuso un comunicato nel quale valuta positivamente, come “un buon risultato“, il recupero degli scatti di anzianità per il personale scolastico attraverso le “risorse (il 30% delle economie derivanti dai tagli agli organici) che in un primo tempo erano state diversamente destinate (alla premialità del merito, NdR) e che invece ora possono essere utilizzate per retribuire il personale della scuola“.
In questo senso, il segretario generale della Cisl Scuola Lazio, Vincenzo Alessandro, riconosce alla propria organizzazione sindacale il merito di essere “riuscita a raggiungere un’intesa col Governo, a conclusione di un percorso di mobilitazione e di confronto condiviso con tutte le altre sigle sindacali (ad eccezione della FLC Cgil, impegnata a proseguire in proprie autonome iniziative)“.
“L’intesa – continua Alessandro – si fonda sul recupero. Poiché tale utilizzo non determina oneri aggiuntivi e non altera quindi il saldo della manovra, condizione posta rigidamente dal Ministro dell’Economia, la loro attribuzione è compatibile con i vincoli posti da altre disposizioni contenute nel decreto (commi 1 e 23 dell’art. 9), anch’esse oggetto di opportuni appositi emendamenti. E’ in questo modo che si rende possibile corrispondere ai lavoratori, nel triennio, i benefici corrispondenti agli scatti che il decreto aveva bloccato, attraverso i provvedimenti che il Ministro dell’Istruzione è delegato a emanare, di concerto col MEF, sentite le Organizzazioni Sindacali. Un puntuale e coerente assolvimento di questi impegni, di cui si è fatto garante il Ministro dell’Economia, costituisce l’obiettivo sul quale continueremo a svolgere in modo attento e determinato la nostra azione“.
Il comunicato della Cisl Scuola conclude, classificando come “prive di fondamento le notizie diffuse in questi giorni che davano per fallito il tentativo di recuperare gli scatti di anzianità e per disattesi gli impegni, assunti in tal senso dal Governo: gli emendamenti ci sono, e sono quelli su cui si era convenuto. Soluzioni più vantaggiose e di più immediata efficacia, per quanto auspicabili, non erano realisticamente perseguibili. Chi ritiene che lo fossero, evidentemente vive nella dimensione astratta del desiderio, il che non è consentito a un sindacato che responsabilmente voglia tutelare i lavoratori che rappresenta, facendo seguire alla doverosa e forte protesta la concretezza dei risultati possibili“.
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