Ragioneria dello Stato/2: Miur bloccato dal non “fare” innovazione

Ancora una volta, infatti, è la Ragioneria Generale a individuare i “deficit” qualitativi della gestione amministrativa del servizio educativo. Massimo Di Menna, segretario generale del sindacato Uil-scuola, sottolinea che “quello che stupisce non è che la Ragioneria dello Stato abbia predisposto i controlli, ma la circostanza che il Miur non abbia attivato alcun supporto, nessun processo di monitoraggio, di informazione nonostante la presenza di un quasi concluso  processo di riassetto organizzativo e ordinamentale di tutto il sistema educativo” .

Siamo ancora una volta – continua Di Menna – di fronte ad una cultura centralistica della burocrazia ministeriale che non conoscendo dall’interno la realtà delle istituzioni scolastiche, si limita a diramare circolari, senza alcun intervento di “servizio” alla scuola. Non dobbiamo meravigliarci perciò se spesso gli esiti siano quelli documentati dalla Ragioneria Generale.

Il fatto rende ancora più urgente un forte rinnovamento dell’organizzazione amministrativa del Miur, che assicuri concretezza operativa alla “rivoluzione” della riforma del Titolo V, tutt’ora largamente incompiuta e contraddetta, tra l’altro, dalla mancata ratifica del Miur dell’Accordo quadro condiviso  tra Stato, Regioni, Anci, Upi e comunità montane  lo scorso giugno 2010 nella sede tecnica della Conferenza Unificata.