Ragioneria dello Stato, la scuola perde dipendenti e ha retribuzioni basse

La Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato i risultati della rilevazione statistica “Conto Annuale” relativi all’anno 2008, dal quale risulta un saldo negativo del numero di insegnanti (insieme con le forze di polizia) rispetto al 2007, e trova conferma la debolezza delle retribuzioni del comparti scuola (insieme con quelle dei ministeri).

In particolare, dai dati sulla consistenza e i costi del personale della Pubblica Amministrazione, elaborati annualmente dalla Ragioneria, e che costituiscono fonte ufficiale di informazioni per le decisioni in materia di pubblico impiego da assumere, emerge che i dipendenti della scuola sono 7.800 in meno rispetto al 2007.

Il saldo negativo del personale scolastico assume maggiore rilevanza in considerazione dell’aumento della consistenza complessiva del personale pubblico, di circa 9.000 unità rispetto 2007, anche se comunque al di sotto del livello registrato nel 2006.

La diminuzione di consistenza numerica del personale scolastico non è la sola nel pubblico impiego, dato che che si registra anche un -6.000 tra le unità dei corpi di polizia e un -2.400 tra le unità negli enti pubblici non economici.

Risultano in aumento invece i dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale (+7.700), delle Regioni ed autonomie locali (+6.500), delle Regioni a statuto speciale (+2.400) e delle Università (+3.300).

Per quello che riguarda le retribuzioni, la scuola e ministeri si confermano le “cenerentole” del pubblico impiego: nel 2008 la retribuzione media annua nel primo comparto è stata di 28.235 euro e per quello dei ministeri di 28.557.

Viste in chiave comparativa, le retribuzioni della scuola sono paragonabili a quelle di Regioni e autonomie locali, che restano anch’esse sotto ai 29.000 euro, mentre si hanno buste paga pesanti per la magistratura (126.258 euro la retribuzione media annua), per i prefetti (88.600) e per gli addetti alla diplomazia (86.711).