Quanto costano le ore aggiuntive del docente unico?

Il decreto legge 137/2008 prevede che in sede contrattuale siano definite le misure del trattamento economico per le ore di insegnamento aggiuntivo del docente unico rispetto ai suoi obblighi di servizio (22 ore settimanali), e che tali risorse siano attinte da quelle di cui all’art. 64, comma 9, della legge 133/2008, cioè dal “tesoretto” rappresentato dal 30% dei risparmi previsti dalla manovra finanziaria.

Si tratta quindi di compensare le due ore di insegnamento mancanti per coprire l’intero orario delle lezioni fissato in 24 ore settimanali: 2/22mi del monte ore dell’attuale docenza settimanale.

Quanto potrebbe costare? Si può stimare il costo unitario, più difficile prevedere quanti docenti si dichiareranno disponibili ad assumersi il carico di lavoro, anche se retribuito, delle ore aggiuntive.

Su base annua, tenendo conto della media di anzianità stipendiale della categoria, il compenso per due ore settimanali di insegnamento aggiuntivo dovrebbe essere nella misura di circa 2 mila euro, calcolati prendendo a riferimento lo stipendio annuo lordo per una anzianità media di 15-20 anni, corrispondente a 22.325 euro annui.

In assenza di precise indicazioni ministeriali, è più difficile calcolare il numero complessivo dei destinatari. Su poco più di 100 mila classi di scuola primaria funzionanti attualmente non a tempo pieno e, quindi, comprese nel novero delle papabili per la contrazione di orario settimanale a 24 ore di lezione, si può ipotizzare che circa la metà vada gradualmente a 24 ore di funzionamento con docente unico (si tratterebbe di circa 50 mila classi).

Il caso della non necessità di avvalersi nella classe del docente esterno di religione cattolica o dell’insegnante specialista di inglese oppure di entrambi, porta a ritenere che l’evento sia piuttosto raro e che comunque non possa interessare più di 10 mila docenti.

Questa stima porta a ritenere che i costi di tale compenso, da scalare dalla quota del 30% di economie, equivalgano ad un importo complessivo pari a circa 20 milioni di euro.