Qual è la vera emergenza educativa nazionale?/1

Dunque gli ultimi decreti attuativi previsti dalla legge n.53/2003 sono stati varati, compreso quello sul secondo ciclo, ma molto resta da fare per dare un connotato preciso al futuro sistema di istruzione e formazione secondario.
Uno degli aspetti più delicati da definire è quello della transizione dai vecchi indirizzi degli istituti secondari superiori ai nuovi licei (tema approfondito la scorsa settimana in TuttoscuolaFOCUS n. 121/217). Vanno definite infatti le “tabelle di confluenza dei percorsi di istruzione secondaria superiore previsti dall’ordinamento previgente nei nuovi percorsi liceali. E’ uno dei che devono essere sottoposti al vaglio della Conferenza Unificata Stato-Regioni.
Dopo le “potature” degli anni novanta, gli indirizzi attuali degli istituti tecnici sono 39 rispetto ai 150 di prima. Adesso il Miur ha il problema di decidere quali di questi 39 indirizzi confluiranno nel liceo economico con due indirizzi e nel liceo tecnologico con ben nove indirizzi. La stessa questione si pone con i 17 indirizzi degli istituti professionali.
Nella definizione delle tabelle di confluenza delle attuali tipologie dell’istruzione secondaria superiore nei percorsi liceali, occorre tenere presente che nessun liceo potrà mai rilasciare titoli professionalizzanti corrispondenti a quelli degli attuali istituti tecnici e professionali. Vuol dire, allora, che non c’è più bisogno di istruzione e formazione professionale che rilasci titoli di studio professionalizzanti? Sarebbe un fatto grave per i giovani e per il paese. Alcuni dati lo confermano.