Pulizia scuole: l’autodifesa di Manutencoop

C’è stato uno scaricabarile continuo in queste settimane e noi siamo diventati il capro espiatorio ma le cose non stanno così”. Si difende  Claudio Lavorato, presidente di Manutencoop facility management spa, la ditta di pulizie che ha vinto l’appalto per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia in una intervista rilasciata al Fatto quotidiano

La scarsa igiene nelle scuole, che nei giorni scorsi ha costretto alcuni sindaci di quelle Regioni a chiudere i battenti di molti istituti non dipenderebbe insomma da errori o mancanze della ditta appaltatrice ma dal fatto che “la Consip aveva previsto nella gara d’appalto una cifra superiore a quella che poi è stata erogata. L’ipotesi calcolata sul fabbisogno delle scuole era di 93,4 milioni di euro per il lotto Veneto e Friuli Venezia Giulia per quattro anni, ma gli stanziamenti approvati sono di 32,9 milioni”.

Una differenza che avrebbe costretto dunque gli istituti, che gestiscono i fondi autonomamente dopo averli ricevuti dal Ministero, a “chiedere” all’azienda meno ore di pulizia. Ciò ha provocato in alcuni casi una situazione insostenibile, che ha provocato l’intervento delle Asl e i verbali di “igiene insufficiente” che hanno portato alla chiusura dei plessi da parte dei sindaci.

Nelle scuole che chiudono per igiene insufficiente Manutencoop interviene e pulisce, e la scuola riapre, ma l’emergenza scoppia altrove. Ieri è intervenuto il prefetto Domenico Cuttaia e la Manutencoop si è impegnata formalmente a sistemare tutto entro il 22, calendarizzando gli interventi scuola per scuola entro quella data. Ma l’emergenza potrebbe ripresentarsi più avanti, in mancanza di adeguati finanziamenti. Intanto l’Anief ha già chiesto di tornare ai ‘bidelli’…