Prove Invalsi: sciopera lo 0,69%

Il Miur rende noto che nelle scuole direttamente seguite dall’Invalsi (il cd campione), per le quali l’informazione è già disponibile, solo 24 classi, su un totale di 3.490 classi, non hanno svolto il test. I casi sono concentrati in pochi centri, tra cui Roma. Nel complesso, le classi che non hanno eseguito il test sono perciò stimabili nello 0,69%. La prima prova di oggi ha coinvolto 567988 studenti delle classi seconde della primaria e 558297 delle quinte della primaria. Gli stessi alunni saranno venerdì interessati dalla prova di Matematica.

Malgrado le minacce ai docenti e le menzogne diffuse da tanti presidi, su istigazione dei ‘Signori Invalsi’ e degli ispettori del Miur, nonostante siano state utilizzate contro la protesta anche due micro-sigle simil-Cobas, che dopo essersi aggregate in extremis alla nostra convocazione hanno revocato all’ultimo istante l’adesione consentendo a tanti presidi di annunciare trionfanti che lo sciopero Cobas era stato annullato, oggi decine di migliaia di docenti della scuola primaria e molti Ata hanno scioperato rifiutandosi di ‘somministrare’ i demenziali e distruttivi quiz Invalsi“.

La dichiarazione è di Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas, ma appare poco fondata.

Nei giorni scorsi, alla vigilia delle prove, l’ADi (Associazione Docenti italiani) aveva manifestato preoccupazione per il “silenzio del Ministro in questa circostanza, a dimostrazione che manca ancora la dovuta sensibilità verso questioni fondamentali, come per l’appunto verso il binomio autonomia-valutazione”.

L’associazione presieduta da Alessantra Cenerini giudicava “grave che il Ministro non intervenga, anche perché il Governo ha assunto il preciso impegno verso l’Unione Europea di accrescere l’ accountability  delle singole scuole sulla base delle  prove INVALSI“. Ma, a quanto pare, l’appello dei Cobas a boicottare le prove Invalsi è stato raccolto da una esigua minoranza di docenti