Progressione della carriera per merito e mobilità nel memorandum della PA

È arrivato in punta di piedi ed ora che è accordo formalizzato tra Governo e sindacati Cgil, Cisl e Uil, il memorandum d’intesa sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche potrebbe diventare una pietra miliare nella storia del sistema pubblico nazionale, come lo furono all’inizio degli anni ’90 altri accordi generali, tra cui, ad esempio, quello della privatizzazione del rapporto di lavoro per i pubblici dipendenti.
Alcuni aspetti dell’accordo potrebbero già essere tradotti in concreta attuazione nei contratti nazionali di prossima negoziazione.
Per la scuola vi sono almeno tre elementi di indubbio intereresse che potrebbero essere oggetto di trattativa nel rinnovo del contratto nazionale:
– l’introduzione in contratto di “sistemi di valutazione e misurazione e criteri di accertamento dell’apporto individuale alla produttività. Il raggiungimento dei risultati costituisce uno strumento di differenziazione del trattamento economico“. La scuola dovrà trovare soluzioni meno sgradite del famoso concorsone per merito del 1999 che costò il posto al ministro Luigi Berlinguer;
– il superamento del precariato (che, comunque è già oggetto di specifiche disposizioni nella legge finanziaria 2007), ma che potrebbe trovare nuovi impulsi, ad esempio, nell’impiego del personale preposto alle supplenze (organico funzionale?);
– il sostegno e l’incentivazione alla mobilità che potrebbero favorire, ad esempio, il superamento di situazioni critiche di personale inadeguato ai difficili compiti di docente ma capace di altre prestazioni impiegatizie.