Orientamento, Valditara: ‘La scuola ha bisogno di dialogare di più con l’impresa’

Serve maggior collegamento tra scuola e impresa per colmare quel grave mismatch che colpisce sia i giovani, che così perdono occasioni, sia il mondo produttivo, che perde competitività”. Così Giuseppe Valditara ministro dell’Istruzione e del Merito, alla prima giornata della 33a edizione di JOB&Orienta, il salone dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, in fiera a Verona fino al 30 novembre. “È un mismatch connesso al fatto che la scuola oggi non è in grado di offrire specializzazioni coerenti con le necessità del mondo del lavoro. Per questo abbiamo messo in campo la riforma della filiera tecnologica-professionale 4+2″ ha detto ancora, aggiungendo: “In Italia c’è qualcuno che ancora guarda al passato e dice che guai a contaminare la scuola con l’impresa, perché ci sarebbe il rischio di subordinarla agli interessi degli imprenditori: quanto di più sbagliato, perché in realtà la scuola ha bisogno di questo dialogo, ha bisogno di questo scambio di esperienze, come di un’alternanza scuola lavoro svolta in sicurezza, secondo quanto questo Governo, per primo, si è impegnato a garantire”.

A parlarci di questo e a confermare una volta di più quale ruolo strategico possano svolgere un efficace orientamento e una buona formazione, sono proprio gli ultimi dati del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, diffusi in occasione dell’apertura della manifestazione. Per oltre l’80% dei 5,5 milioni di assunzioni programmate dalle imprese italiane dell’industria e dei servizi nel 2024 è richiesto un livello di istruzione terziaria (laurea o diploma ITS Academy) o un diploma di istruzione secondaria di secondo grado e, di queste, il 38,2%, dunque più di 1 su 3, è richiesta una qualifica o un diploma del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP).

Per ben il 47,8% dei posti di lavoro programmati persistono però difficoltà di reperimento. Mancano all’appello in particolare alcune specifiche tipologie di titoli di studio: laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione (74%), diplomati degli Its Academy in ambito tecnologico energia (87,5%), quelli degli istituti tecnico-professionali del sistema moda (63,6%) e i qualificati dai percorsi dell’IeFP nell’indirizzo legno (71%) sono i profili con maggiore tasso di “irreperibilità” per le imprese nel 2024.

E in merito ai titoli di studio e alle competenze formate, Excelsior ci dice che nel 2024 il possesso di un livello di istruzione terziaria (laurea o diploma ITS Academy) è richiesto dalle imprese per il 14% dei candidati all’assunzione, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado è il livello di istruzione preferito per due terzi delle entrate, mentre soltanto per il 20% dei contratti le imprese ritengono sufficiente la sola scuola dell’obbligo. Tra le lauree più richieste, quelle a indirizzo economico (205mila assunzioni programmate), seguite da quelle ai diversi indirizzi di ingegneristica (143mila complessivamente, suddivise nei 47mila laureati in ingegneria industriale, 43mila in ingegneria civile, 34mila in ingegneria elettronica e dell’informazione e quasi 19mila in altri indirizzi di ingegneria), da quelle a indirizzo insegnamento e formazione (111mila) e sanitario e paramedico (55mila). Gli ambiti tecnologici Its Academy maggiormente ricercati sono invece meccatronica (quasi 23mila ingressi previsti), tecnologia dell’informazione, della comunicazione e dei dati (18mila) e servizi alle imprese e agli enti senza fine di lucro (16mila). Tra i diplomi di scuola secondaria di II grado, le imprese richiedono soprattutto l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing (462mila entrate previste), quello turismo, enogastronomia e ospitalità (274mila) e quello meccanica, meccatronica ed energia (139mila); tra le qualifiche/diplomi professionali prevalgono nelle ricerche delle imprese gli indirizzi collegati alla ristorazione (443mila), ai servizi e sistemi logistici (256mila) e alla meccanica (241mila).

Per quanto riguarda, invece, i problemi di reperimento, i più rilevanti riguardano i diplomati dei percorsi Its Academy, con un tasso di “irreperibilità” pari al 61,1% dei profili ricercati. Approfondendo, se la percentuale più alta è del 87,5% per i diplomati nei percorsi afferenti all’ambito tecnologico energia, resta comunque vicino al 72% quella per i diplomati Its del sistema moda a seguire poi chimica e nuove tecnologie della vita (70,0%), meccatronica (69,3%) e sistema casa e ambiente costruito (65,0%). Tra i laureati ben 1 su 2 è difficile da trovare: oltre al gap maggiore tra domanda e offerta emergente per i laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione (74,0%), criticità si rilevano anche per sanitario e paramedico (72,1%), medico e odontoiatrico (67,7%) e statistico (67,5%). Difficoltà pure per i diplomati quinquennali tecnico-professionali (con un tasso di irreperibilità al 46,9%): le aziende incontrano maggiori criticità non solo nel reperire diplomati nel sistema moda (63,6%), ma anche per gli indirizzi meccanica, meccatronica ed energia (62,9%), elettronica ed elettrotecnica (61,2%) e costruzioni, ambiente e territorio (60,5%). Anche nella ricerca di qualificati/diplomati dai percorsi IeFP la difficoltà di reperimento si attesta al 49,1%: all’ambito di maggiori criticità che è quello del legno (71,0%), seguono impianti termoidraulici (69,5%), elettrico (67,5%) e lavorazioni artistiche (63,1%).  

“La difficoltà di reperimento delle persone rappresenta un serio problema per il sistema produttivo nazionale” sottolinea Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere. “In questo scenario, l’invecchiamento demografico sarà uno dei fattori più rilevanti nell’intensificare il mismatch nei prossimi anni. Per farvi fronte serve un mix di interventi dedicati: orientamento ai giovani, miglior dialogo scuola-impresa e una strategia nazionale per trattenere e valorizzare i giovani talenti, premiandone le competenze e soddisfacendone le legittime aspirazioni”.

“Le Camere di commercio – ha aggiunto Tripoli – hanno potenziato gli strumenti che aiutano i giovani a scegliere con consapevolezza il percorso formativo da seguire. Sul sito storiedialternanza.it si ha accesso alle informazioni dei vincitori di tutte le edizioni del Premio dedicato ai percorsi di alternanza (PCTO) più interessanti. Domani conosceremo quelli della settima. La web app excelsiorienta.unioncamere.it aiuta, invece, a capire quali sono le professioni che meglio si adattano alle attitudini e alle passioni degli studenti e, attraverso l’OrientaGame, l’innovativo strumento di orientamento basato su principi di gamification, gli studenti possono acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità e aspirazioni.  Con il Servizio nuove imprese (sni.unioncamere.it) gli aspiranti o neo-imprenditori possono trovare informazioni, storie d’impresa, servizi per affrontare la sfida di mettersi in proprio”.

Oggi, inoltre, il grande evento di premiazione di “Storie di alternanza e competenze”, iniziativa promossa da Unioncamere e da 37 Camere di commercio per valorizzare progetti ed esperienze di alternanza svolti nell’ambito di Pcto (percorsi sulle competenze trasversali e l’orientamento), alternanza rafforzata, tirocini curriculari e percorsi di apprendistato (I e III livello) realizzati dagli studenti degli istituti scolastici italiani del secondo ciclo di istruzione e degli Its Academy.

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