I sindacati della scuola sono stati convocati alle 10 a Palazzo Chigi per trattare la questione degli scatti di anzianità.

All’ordine del giorno c’è la direttiva del Governo all’Aran per definire in merito i criteri per l’accordo. Si tratta della direttiva già promessa dal ministro Profumo nel giugno scorso, ma che non aveva mai visto nemmeno l’avvio della procedura di definizione, come invece sta avvenendo oggi.

Se dovesse esserci fumata bianca, lo sciopero di sabato prossimo non avrebbe (quasi) ragione d’essere.

Il motivo iniziale dello sciopero della scuola del 24 novembre prossimo erano stati, infatti, gli scatti di anzianità maturati da una parte del personale scolastico nel 2011 e mai retribuiti, nonostante i ripetuti impegni del ministro Profumo.

A quella motivazione iniziale si erano aggiunte successivamente nuove ragioni forti, come, ad esempio, la questione delle 24 ore.

Ora però, con la norma dell’orario che sta per essere cancellata definitivamente dal Parlamento, lo sciopero resterebbe sostanzialmente motivato dai mancati scatti di anzianità. Ma se da Palazzo Chigi uscirà oggi la direttiva all’Aran, la principale motivazione dello sciopero verrebbe a mancare.

E verrebbe a mancare anche la ragione della nuova mobilitazione degli studenti. Forse.