Nell’ultimo triennio stabile la percentuale dei diplomati, in calo quella degli ammessi

La maturità 2010 è nel pieno dello svolgimento degli orali per gli studenti ammessi che hanno sostenuto nei giorni scorsi le previste tre prove scritte.

Si è sempre parlato di mezzo milione di candidati alla maturità, ma in effetti da quel numero occorre togliere tra i 25 e i 30 mila ragazzi che non sono stati ammessi se, come tutto fa sembrare, è stata confermata la percentuale di non ammessi (5% e più) che c’è stata nell’ultimo triennio.

Nella sintesi degli esami di Stato degli ultimi anni, pubblicata dall’Ufficio statistica del Miur, risulta infatti che gli ammessi sono andati calando dal 96,1% del 2006-07 al 94,9% del 2008-09.

La regione che normalmente si mostra più severa nelle ammissioni è la Sardegna (passata dal 90,2% nel 2006-07, all’88,4% dell’anno scorso). La Calabria è la più generosa, anche se è scesa dal picco del 98,1% di ammessi del 2006-07 al 96,4% del 2008-09.

Il combinato degli ammessi e dei diplomati (o, se preferite, dei non ammessi e dei non diplomati) ha abbassato gradualmente la percentuale dei diplomati sul totale degli iscritti al 92,5% (pari al 7,5% dei ragazzi iscritti all’ultimo anno di corso).

La Sardegna l’anno scorso ha avuto soltanto l’85,6% di diplomati sul totale degli iscritti, seguita dalla Liguria (89,1%) e dalla Sardegna (89,9%). All’opposto, la regione che si è confermata meno severa in fase di ammissione e di esami è la Campania che l’anno scorso ha avuto il 95,6% di diplomati sul totale degli iscritti all’ultimo anno, seguita dalla Puglia con il 95,4%.

Un discorso a parte è quello del Trentino Alto Adige con alti livelli di ammessi e di diplomati che hanno consentito di conseguire la percentuale finale del 97,6% di diplomati sul totale iscritti.

Gli istituti professionali che nella maturità 2007 hanno avuto l’89,4% di maturi, l’anno scorso sono scesi all’86,5% di diplomati sul totale degli iscritti.