Ministro Bussetti: il giallo del rinvio di audizione

Due settimane fa il ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, intervenendo a Palazzo Madama ha presentato le linee programmatiche del suo mandato ai parlamentari delle Commissioni Istruzione di Senato e Camera.

Per le molte tematiche affrontate ha prevalentemente effettuato un’analisi delle problematiche delle criticità connesse, senza addentrarsi per lo più nella prospettazione di soluzioni o in interventi di cambiamenti o modifiche.

Molti rappresentanti dei gruppi parlamentari presenti sono intervenuti avanzando domande di approfondimento e richieste di precisazione.

A tutte le richieste il ministro Bussetti si è impegnato a fornire risposte a distanza di una settimana e nella stessa sede, ma, martedì scorso l’appuntamento è saltato con rinvio per i prossimi giorni.

Si possono valutare varie ipotesi per questo imprevisto rinvio, ma la più plausibile potrebbe dipendere dal fatto che, entrando nel dettaglio delle soluzioni, possano emergere le contrapposte posizioni dei due partiti dell’attuale maggioranza.

Bussetti dovrà anche entrare nel dettaglio di come intende utilizzare i 120 giorni strappati con il decreto legge ‘dignità’ per definire le soluzioni per la questione dei diplomati magistrali.

Mentre l’opposizione con il disegno di legge Malpezzi (PD) e con l’interrogazione parlamentare di Gelmini e Aprea (Forza Italia) ha già individuato ipotesi di soluzione, il ministro Bussetti e la Lega non hanno ancora espresso in un testo dettagliato come ‘prendere per le corna’ il problema.

A meno che quella settimana di ritardo si sia resa necessaria proprio per mettere a punto uno specifico disegno di legge che verrebbe illustrato in occasione dell’audizione. Forse.