Ministeri riaccorpati: dote ridotta del 20%

Il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, recante disposizioni urgenti per l’adeguamento delle strutture di Governo, convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2008, n. 121, ha previsto che gli assetti organizzativi e il numero massimo delle strutture di “primo livello” (Segretario generale o Capo dipartimento, direttore generale) siano definiti con regolamenti di delegificazione, su proposta del Ministro competente, d’intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri e con il Ministro del Tesoro.

Il processo di ridefinizione va realizzato in modo da assicurare che al termine del processo di riorganizzazione sia ridotta almeno del 20% la somma dei limiti delle spese strumentali e di funzionamento previsti rispettivamente per i ministeri di origine e i ministeri di destinazione.

Il ministro dell’istruzione, università e ricerca Gelmini dovrebbe cogliere questa occasione per associare il processo di riorganizzazione del ministero, previsto dal comma 16 dell’articolo 1 del predetto decreto legge, al percorso di attuazione del Titolo V, parte seconda della Costituzione nella materia dell’istruzione e della formazione professionale, che ha consistenti riflessi sull’impianto organizzativo e i modelli di governance sia del sistema di istruzione nel suo complesso che delle istituzioni scolastiche.

Per realizzare ciò occorre attivare un percorso di ricognizione di tutte le funzioni al momento esercitate dall’amministrazione centrale (direzioni del ministero) e periferica (uffici scolastici regionali, uffici scolastici provinciali), dalle regioni e dagli enti locali e dalle istituzioni scolastiche autonome. L’obiettivo sarebbe di verificare per ognuna di esse – alla luce del nuovo quadro di competenze definito dal Titolo V – l’attualità della persistenza in capo al soggetto istituzionale interessato, le eventuali sovrapposizioni, le possibili forme di razionalizzazione.

Un grande impegno decisionale ed organizzativo in questa direzione potrebbe garantire i risultati indicati dal decreto ed un guadagno di efficienza.