Maturità 2022: manca un mese: i 30 anni dalle stragi di mafia del ’92 tra le scommesse dei maturandi per la prima prova

A circa un mese dall’inizio della Maturità 2022, gli studenti si interrogano sul proprio destino. E lo fanno, come sempre, cercando anche di prevedere le ipotetiche tracce della prima prova scritta, quella di italiano. A maggior ragione quest’anno, che ritorna in auge dopo due anni di stop a causa della pandemia. Ma anche perché, tra ricorrenze e tematiche attualità, c’è davvero tanta carne al fuoco. Così il tradizionale totoesame di Skuola.net – che a circa trenta giorni dal via della Maturità ha visto la partecipazione di 1.500 studenti di quinto superiore – si popola di pronostici molto legati al periodo che stiamo vivendo e tutti assolutamente concretizzabili nelle proposte d’esame. Con alcune previsioni che, dopo la prima tornata di aprile, si consolidano sempre di più.

Le regole del gioco sono sempre le stesse: lo studio delle scelte degli anni passati, lo scandaglio di tutti i possibili anniversari e ricorrenze significativi che ricorrono nell’anno in corso, la ricerca dell’autore di peso che non viene proposto da anni o dell’outsider su cui puntare.

Partiamo dalle ricorrenze storiche, con i ragazzi che si orientano decisamente su due eventi in particolare di cui ricorrono anniversari “tondi tondi” nel 2022. Il 28% indica come prima opzione possibile la traccia sulla Marcia su Roma; ma le sue quotazioni sono in lieve discesa rispetto a due mesi fa. Per più di qualcuno, l’evento che 100 anni fa fece da apripista al ventennio fascista, è fin troppo prevedibile, quasi scontato. Per questo, il 23% degli studenti punta tutto su un altro tema, molto caldo proprio in questi giorni: il trentennale delle stragi di Mafia del ‘92, in cui persero la vita i magistrati antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; un episodio più vicino al nostro tempo ma che non può non rientrare negli avvenimenti storici che hanno segnato l’Italia. Del resto, si tratta di un argomento sempre attuale e i maturandi potrebbero essere chiamati a una riflessione più generale sulla legalità. C’è infine un “timido” 9% che ipotizza una traccia relativa al Trattato di Maastricht del 1992, che sancì la nascita dell’Unione Europea.

Non manca il capitolo dedicato alle ricorrenze e agli anniversari, legati a personaggi famosi, che cadono proprio quest’anno. Nelle scorse edizioni, infatti, più volte la Maturità è stata collegata alla nascita o morte di alcuni importanti autori o figure storiche di rilievo. E lo pensa anche il 32% degli studenti intervistati, secondo cui è lecito aspettarsi una traccia relativa a Giovanni Verga, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte. Ma nel 2022 cadono anche i cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, uno degli autori che ha certamente influenzato il secolo scorso. Per questo, il 21% dei maturandi non ha dubbi: sarà tra i protagonisti della prima prova di italiano. Ma c’è anche chi (11%) ipotizza che possa essere rispolverata la traccia sull’Unità d’Italia: magari con un tema inerente a Giuseppe Mazzini, morto esattamente 150 anni fa.

Ma veniamo all’attualità – che interesserà la Tipologia C della prima prova – dove per forza di cose gli argomenti non mancano. Stando alle sensazioni degli studenti, queste tracce saranno fortemente influenzate dagli avvenimenti che negli ultimi due anni hanno scosso il mondo. Prima fra tutti la guerra in Ucraina, con il 31% degli intervistati che propende per questa ipotesi. Non meno attuale è la pandemia da Covid19, che tra le altre cose ha fortemente penalizzato proprio la scuola nell’ultimo biennio: per questo il 16% degli studenti vede favorita tale alternativa, magari con una riflessione legata al post-pandemia. A questi due scenari se ne aggiunge un terzo, ovvero un’ipotetica traccia inerente la crisi delle risorse energetiche, più che una suggestione per l’8% dei ragazzi, visto anche l’andamento del conflitto nell’Est Europa.

Nell’ambito della tipologia dal respiro più ampio, quella che permette di scrivere a ruota libera, gli studenti potrebbero però essere chiamati a una riflessione anche su uno dei temi legati alla persona, ai sentimenti. Pure qui, in ogni caso, per gli studenti il legame con l’attualità in un certo senso sarà molto forte: qualora uscisse una traccia del genere, il 25% scommette infatti su un tema sulla “pace”, implicitamente connesso alla guerra in Ucraina. C’è poi chi (17%) non esclude una traccia sul “futuro”, magari associandolo alla scuola del post-Covid. Un anno pieno di ricorrenze può essere, infine, una buona occasione per abbandonarsi al tema del “ricordo”, lanciatissimo per il 12% dei maturandi.

Tuttavia, predire la traccia del tema d’attualità è sempre un terno al lotto. Quando, invece, si parla di analisi del testo le intuizioni degli studenti sono spesso giuste. E dopo l’ultima riforma, che ha individuato gli autori papabili tra coloro che abbiano prodotto le loro opere dall’Unità d’Italia in poi, il cerchio si stringe. Cosa si aspettano quindi di trovare gli studenti nelle due tracce di analisi del testo? Per quanto riguarda gli autori di prosa della seconda metà dell’800, i maturandi si dividono tra Gabriele D’Annunzio (34%) e Giovanni Verga (34%), confermando le sensazioni della precedente rilevazione. Ma attenzione ad Alessandro Manzoni: per il 14% degli studenti, l’autore de “I Promessi Sposi” è tra le ipotesi più probabili.

Ma è molto più facile che, anche viste le ultime riforme, per l’analisi del testo la scelta del MI ricada soprattutto sugli autori di prosa del ‘900. Se così fosse, gli studenti dimostrano di avere le idee abbastanza chiare: puntano tutto o quasi su Luigi Pirandello, indicato dal 32% degli intervistati come argomento principale della Tipologia A della prima prova. Seguono, molto distaccati, Italo Svevo (20%) e Primo Levi (15%).

Infine i poeti. Qui invece le sensazioni e gli umori dei maturandi, rispetto ad appena un mese fa, sono decisamente cambiati. E’ Giuseppe Ungaretti il poeta su cui scommette oggi la fetta più grande dei ragazzi (19%), quando in precedenza era solo la terza scelta. Un repentino cambio di percezione da parte degli studenti con l’avvicinarsi dell’esame. Dietro il caposcuola dell’ermetismo, per gli altri due gradini del podio si ripete il testa a testa tra Giovanni Pascoli (15%) e Giacomo Leopardi (14%), che però nel primo tototracce si giocavano la vetta.

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