Maturità 2018: un rito stanco, serve ancora?

Sono 509.000 gli studenti che hanno fatto domanda per sostenere i prossimi esami di maturità, il cui esordio, con la prova scritta di italiano, è stabilito per il 20 giugno 2018. Saranno quasi tutti ammessi all’esame, e saranno quasi tutti promossi. Serve ancora mantenere un esame con caratteristiche così platealmente non selettive? A che cosa...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Sottoscrivi ora un abbonamento a Tuttoscuola.com per avere accesso all'archivio completo

Sei già abbonato? Accedi