Mancano docenti di sostegno/1: migliaia di posti restano non assegnati

Questa stagione concorsuale che sta procedendo faticosamente a causa della pandemia e che, dopo la conclusione della prova scritta del concorso straordinario della secondaria, sta per affrontare l’impegnativa fase delle preselezioni e delle altre prove dei concorsi ordinari della secondaria, della primaria e dell’infanzia, presenta un dato critico che da tempo si tenta di risolvere: l’elevato numero di posti di sostegno vacanti, messi a concorso.

Dei 77.863 posti che i diversi concorsi straordinario e ordinario hanno messo a bando sono ben 17.680 complessivi quelli di sostegno, pari al 22,7%.

Più precisamente, tra i 65mila posti dei concorsi straordinario (32mila) e ordinari (33mila) della secondaria 10.833 sono posti di sostegno, pari al 16,7%; tra i 12.863 di infanzia e primaria sono 6.847 quelli di sostegno, pari al 53,2%.

Inoltre in molte regioni, alla fine dei concorsi, rimarranno non assegnati migliaia di posti a causa del numero di candidati inferiore ai posti messi a bando.

Questi del sostegno sono dati complessivi che testimoniano l’accumulo, in buona parte non risolto, dei posti che, più di ogni altra tipologia di posto comune e di classe di concorso restano vacanti ogni anno non solo a causa del normale pensionamento degli insegnanti, ma anche per il passaggio a posto comune di molti docenti di sostegno che si avvalgono, a mo’ di scorciatoia, della possibilità di lasciare il sostegno dopo almeno un quinquennio di servizio prestato in questo settore.

Ma il quadro del considerevole fabbisogno di docenti per coprire tutti i posti di sostegno si completa con i posti in deroga che ogni anno vanno a sommarsi, con incremento costante, a quelli fissi in organico di diritto tanto che in questo anno scolastico 2020-21 hanno raggiunto il ragguardevole numero di 83.651 unità, spesso assegnati a docenti supplenti privi della necessaria specializzazione richiesta per sostenere gli alunni con disabilità. Un sistema che fa acqua da tutte le parti, approfondito nei dossier di Tuttoscuola, per il quale si investono quasi 7 miliardi di euro l’anno, se si includono le spese di Comuni e Regioni

E così l’altro corno del problema sono i docenti di sostegno.