…Ma non è la sola

L’immagine dell’Invalsi come ‘Grande Fratello’ è proposta anche da Maurizio Tiriticco, ispettore ‘storico’ del Miur, uno dei protagonisti delle principali riforme della scuola italiana degli ultimi decenni a partire dagli anni settanta dello scorso secolo.

Tiriticco non nasconde però il suo pessimismo, concentrato specificamente sui test Invalsi. Scrive l’ispettore in un suo blog: “La strada che si sta imboccando è totalmente errata! Le scuole dovranno uniformarsi – e ciò purtroppo già avviene e anche in buona misura – a ciò che l’Invalsi detta! E i dirigenti dovranno far buon viso a cattiva sorte, perché saranno le prove Invalsi a determinare se una scuola è buona o cattiva! Insomma, sembra che l’Invalsi di oggi si sostituisca al ministero direttivo di ieri! Quello precedente alla legislazione sull’autonomia!”.  

Interpretando e certamente forzando, a nostro avviso, gli orientamenti dell’attuale dirigenza Invalsi Tiriticco si chiede addirittura se si voglia “tornare al Ministero dell’Educazione Nazionale del 29”,  e se non ci sia “il rischio che l’Invalsi tenda a diventare una sorta di grande fratello di tutto il nostro Sistema di istruzione e formazione”, “il depositario della verità che  amministra come crede e che impone anche a chi non la condivide!”.

Non crediamo affatto che questi siano gli intendimenti del top management dell’Invalsi, e neanche quelli dell’attuale ministro che, come ricorda peraltro anche Tiriticco, ha dichiarato in Parlamento di voler “cogliere l’opportunità dell’entrata in vigore del nuovo regolamento sul sistema di valutazione per avviare un ampio confronto con il mondo della scuola sulle modalità di funzionamento del Sistema Nazionale di Valutazione con l’obiettivo di implementare un sistema che serva al mondo della scuola e alle istituzioni pubbliche, soprattutto per migliorare le prestazioni del sistema informativo”. 

Un invito al dibattito pubblico certamente da accogliere.