Licei tecnologici, percorsi professionali, alternanza. Un forum di Confindustria
Martedì 6 maggio potrebbero delinearsi con maggiore chiarezza gli orientamenti del governo, delle principali forze sociali e di alcuni soggetti istituzionali decisivi (in primis le Regioni) sull’intricato tema della struttura e della portata del sistema di istruzione e formazione professionale varato dalla riforma Moratti.
Mentre infatti al Miur un apposito schema di decreto legislativo – previsto dall’art. 4 della legge n.53/2003 – è già in corso di elaborazione, Confindustria ha organizzato per quel giorno un Forum a inviti, che si conclude con l’intervento del sottosegretario on. Valentina Aprea, e che chiama a discutere di “Impresa, cultura e professionalità” un qualificato gruppo di esperti e di addetti ai lavori, sindacalisti, politici ed esponenti del mondo della produzione.
I nodi sono noti: ci sarà un solo liceo tecnologico? In che misura e in che modo istituti tecnici e professionali saranno trasferiti alle Regioni? Il sistema dell’istruzione e formazione professionale sarà ampio, articolato e plurale (il 50% del secondo ciclo), o si restringerà a poco più dell’attuale formazione professionale regionale (basterebbe prevedere licei tecnologici ed economici con molti indirizzi)? In quale forma e con quale estensione l’alternanza scuola lavoro riguarderà i licei?
Forse il Forum non potrà dare risposte definitive a problemi così complessi, anche perché sulla materia in discussione potrebbero influire in modo notevole le ulteriori modifiche al titolo V della Costituzione contenute nel disegno di legge La Loggia, che ingloba anche l’altro disegno di legge, quello sulla cosiddetta “devolution”, predisposto dal ministro per le riforme, Umberto Bossi.
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