L’Emilia si mobilita verso lo sciopero regionale della scuola

83 posti in più assegnati agli organici delle scuole primarie emiliano-romangole (una goccia rispetto al fabbisogno) non bastano per risolvere i problemi dei posti di tempo pieno e per tranquillizzare i sindacati della scuola, scesi ormai sul piede di guerra.

Sindacati che hanno deciso la mobilitazione regionale in vista di uno sciopero generale per l’intera regione “se non muteranno le scelte della direzione scolastica e del ministero per quanto riguarda organici e finanziamento alle scuole.

Tagli di organico, riduzione dei bilanci alle scuole, ritardi nel finanziamento sono questioni che mettono “in discussione la qualità della scuola pubblica e della sua offerta formativa” in Emilia-Romagna.

Aumenta la popolazione scolastica (quest’anno, affermano i sindacati cofnederali della scuola, vi saranno 13 mila alunni in più, cofermando un trend che dura da almeno sette anni), aumenta la richiesta di tempo pieno, ma .. diminuiscono posti e risorse…

Come fare?

Una risposta i sindacati confederali della scuola emiliano-romagnola ce l’hanno: “Correggere le scelte sbagliate della legge finanziaria 2007, cosa possibile tenendo conto delle nuove entrate fiscali, certificate dalla trimestrale di cassa, che offrono nuove possibilità alla manovra economica del Governo.”