Le vacanze flessibili di Rutelli

Ogni tanto torna d’attualità la proposta di organizzare diversamente il calendario scolastico, e soprattutto di accorciare le vacanze estive. A rilanciarla, e non è la prima volta, è il vicepresidente del consiglio, Francesco Rutelli, che ne ha parlato intervenendo a un convegno su “Turismo italiano e internazionalizzazione”, organizzato da Confcommercio a Roma.

Secondo Rutelli le vacanze sono troppo concentrate ad agosto, o a febbraio per la montagna, e ciò crea problemi all’industria turistica “che è costretta, soltanto in Italia – ha detto il vicepremier – a subire una stagionalità rigida, nell’organizzazione delle vacanze, che pesa sul fatturato delle imprese“.

Rutelli si è anche spinto sul terreno delle valutazioni di tipo educativo: “Tre mesi di vacanze tutti di fila non vanno bene dal punto di vista pedagogico“, ha detto. Può essere che abbia ragione, l’argomento è controverso: in altri Paesi le vacanze estive durano in effetti di meno, e quelle invernali e intermedie di più.

Una certa maggiore flessibilità è peraltro già in parte consentita, in Italia, dall’autonomia delle scuole, che possono anticipare l’inizio delle lezioni. D’altra parte sembra difficile spostare in avanti la conclusione delle lezioni e lo svolgimento degli esami. Non sarà facile dare seguito concreto alla sortita del vicepremier…