Bullismo, ecco i segnali per capire se tuo figlio è una vittima
Bullismo e cyberbullismo, le cronache degli ultimi anni riportano decine di casi di ragazzi vittime di coetanei. L’ultimo, Leonardo Calcina, il ragazzo di 15 anni morto suicida perché ripetutamente umiliato dai suoi compagni: nel bagno della scuola lo spogliavano con la forza, colpendolo nei genitali e deridendolo per il cognome. A tutto questo si aggiungevano insulti e offese che lo hanno accompagnato fino alla fine. Tre ragazzi, due maggiorenni e un minorenne, sono ora accusati di aver contribuito a spingere Leonardo a compiere l’estremo gesto. L’ennesima storia questa che racconta l’urgenza di mettere mano al fenomeno anche da un punto di vista normativo, tenendo a mente che tutti i soprusi e le vessazioni di cui i nostri figli possono divenire vittime o carnefici vengono ampliate a dismisura da internet e dai social network.
Ma come capire per tempo se il proprio figlio è vittima di bullismo? È importante per i genitori e per gli insegnanti avere a disposizione gli strumenti per comprendere il bullismo, soprattutto capire quando dinamiche di quel tipo riguardano i ragazzi. Per questo è nata la guida del Telefono Azzurro “A prova di bullo”, sviluppata grazie al lavoro di ENABLE – European network against bullying in learning and leisure environments.
Al primo punto fra gli obiettivi, proprio quello di comprendere meglio cos’è il bullismo e riconoscerne i segnali. “Con il termine bullismo – si legge nel documento – si fa riferimento ad un comportamento volutamente violento, perpetrato nel tempo da parte di un individuo o un gruppo nei confronti di un altro individuo o gruppo. Il fenomeno è caratterizzato da uno squilibrio di potere – sia esso fisico o psicologico – tra chi compie l’azione e chi la subisce“.
Bullismo: i campanelli di allarme
Esistono dei segnali d’allarme da non sottovalutare che talvolta indicano che il ragazzo è vittima di episodi di bullismo:
• stress emotivo e senso di impotenza nell’affrontare la situazione e tentare di mettervi fine;
• maggior rischio di sviluppare disturbi mentali, come ansia o depressione;
• manifestazione di tendenze autolesioniste, o persino suicide;
• calo del rendimento scolastico e difficoltà a socializzare.
Le ripercussioni di simili episodi secondo gli studiosi si manifestano a lungo termine anche in età adulta. Una ricerca recente – il progetto EU NET ADB realizzato interpellando un campione rappresentativo di giovani europei di età compresa tra i 14 e i 17 anni – rivela che il 21,9% degli intervistati è stato vittima dei bulli.
Insomma, una vera e propria emergenza della quale anche Tuttoscuola ha deciso di occuparsi, diffondendo il messaggio di Telefono Azzurro e fornendo quindi una sorta di vademecum per genitori e docenti. Come capire se un ragazzo è vittima, come se è diventato carnefice, come insegnare ai ragazzi a navigare su internet in sicurezza.
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